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La polizia ferroviaria aperta di sera per avere più sicurezza in stazione

Ambra Prati
La polizia ferroviaria aperta di sera per avere più sicurezza in stazione

Oggi si firma l’accordo tra i sindacati e la dirigente Santantonio della Polfer

17 febbraio 2023
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Reggio Emilia Manca solo la firma. La volontà istituzionale, però, pare certa: la polizia ferroviaria di Reggio resterà aperta anche di sera.

È previsto per stamattina l’incontro conclusivo tra i sindacati da una parte e la dirigente del Dipartimento di Polizia Ferroviaria per l’Emilia-Romagna, Annarita Santantonio, che arriverà da Bologna. Restano da mettere a punto gli ultimi dettagli, ma il rafforzamento della presenza della Polfer – che finora chiudeva al pomeriggio per motivi di carenza di personale, lasciando sguarnita l’area più a rischio della città – trova tutti d’accordo: in primis il prefetto Iolanda Rolli, che si è battuta affinché l’operazione andasse in porto.

Secondo alcune indiscrezioni l’accordo, già ben definito, prevede il passaggio dagli attuali due turni a tre: mattino, pomeriggio e sera.

Il turno serale, il più delicato, finirà all’una. I tre turni sono assicurati dal lunedì al venerdì: resta escluso il fine settimana, nel quale resteranno due turni al sabato (mattina e pomeriggio) e la domenica solo al mattino.

I dirigenti Polfer di Bologna avevano già espresso l’intenzione, nella riunione in prefettura con i tassisti del 13 gennaio scorso, di fare il possibile per prolungare la presenza degli agenti «almeno fino a mezzanotte»: il problema era il personale. Ora, grazie agli ultimi rinforzi assegnati a Reggio, è stata trovata la quadratura del cerchio: gli agenti Polfer adesso sono diciotto, dei quali quattordici pattuglianti e tre in ufficio, più il comandante. Personale sufficiente per concretizzare la proposta di coprire i tre quadranti orari, sebbene – occorre ricordarlo – i poliziotti devono pattugliare due stazioni, la storica e quella Mediopadana, dove ancora manca una sede adeguata; da questo punto di vista non cambia nulla, le divise dovranno continuare a “dividersi” tra le due strutture.

Di rafforzare la vigilanza nella zona della stazione storica se ne parla da tempo: tant’è che le autorità hanno inventato la formula della “vigilanza dinamica”, cioè dei ripetuti passaggi a rotazione da parte di tutte le forze dell’ordine in piazzale Marconi e dintorni, per innalzare il livello di sicurezza.

I vari comitati cittadini hanno sempre sottolineato che la chiusura alle ore 19 dell’ufficio Polfer, nella porzione di stabile accanto alla stazione, non aiuta a prevenire gli episodi di microcriminalità che anche nell’ultima settimana si sono susseguiti: dal nigeriano che alla vista dei carabinieri ha ingoiato il crack e ha morso il dito a un militare al giovane che in strada al culmine di un diverbio ha estratto un machete.

È vero che in via Turri c’è il posto di polizia, ma anche quello chiude nel pomeriggio: manca un presidio fisso se non notturno almeno serale. Il prolungamento della presenza Polfer, con il conseguente effetto deterrente, dovrebbe essere accolta con favore dai residenti, che continuano a tempestare la questura di segnalazioni.

In attesa che sia pronta il nuovo comando della polizia locale in viale IV Novembre, che con l’andirivieni di cittadini diretti agli sportelli sarà di per sé un presidio di legalità: ma per quello occorrerà attendere qualche anno.