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«Abbiamo fatto di tutto per salvare il Cinema Cristallo nonostante l’impatto del Covid-19»

Alice Benatti
«Abbiamo fatto di tutto per salvare il Cinema Cristallo nonostante l’impatto del Covid-19»

Parla Erika Matrone, ex responsabile di sala del cinema di via Ferrari Bonini

17 febbraio 2023
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Reggio Emilia «Avviso la gentile clientela che il cinema Cristallo non riaprirà al pubblico. Non vi spiegherò le variabili che hanno portato a questa decisione ineluttabile, ma posso confidarvi di aver fatto di tutto affinché questo luogo di cultura e aggregazione rimanesse alla città, alla memoria e che vivesse nonostante le difficoltà». Comincia così la lettera che Erika Matrone, per dodici anni responsabile di sala del cinema di via Ferrari Bonini, ha voluto indirizzare alla città nel giorno in cui i Frati minori cappuccini dell’Emilia-Romagna, proprietari dell’attività, ne hanno annunciato ufficialmente la chiusura. «Mi preme ringraziarvi tutti, uno a uno – prosegue – per aver partecipato ai nostri eventi, seguito la nostra programmazione, assaporato il buio della sala, il mio adorato cinemino! Doveroso un ringraziamento ai colleghi che mi hanno accompagnato in questi anni e tutti coloro che hanno collaborato per la realizzazione di svariati progetti. Luigi, amato Direttore, a te serbo il più caro dei miei pensieri».

Raggiunta al telefono, Matrone spiega che dopo la scomparsa di Luigi Lagrasta, presidente dell’Associazione Cattolica Esercenti Cinema dell’Emilia-Romagna che gestiva la sala, niente è stato più lo stesso in questo cinema del centro storico.

Era gennaio 2022. «Siamo andati avanti perché lui avrebbe voluto così ma ci è venuta a mancare una guida, è stato come un faro che si spegne nella notte – spiega – non era un capo ma un trascinatore, un leader, un treno sfrecciato verso l’orizzonte». Aveva 25 anni, Erika Matrone, quando ha cominciato a lavorare per il cinema Cristallo, diventando il braccio destro di Lagrasta.

«Mi ha insegnato l’arte, devo a lui e al cinema la donna e la persona che sono», confessa. «Grazie al Cristallo ho conosciuto anche l’uomo che nel 2021 è diventato mio marito, era un cliente».

L’ex responsabile di sala ricorda che qui le persone si sentivano a casa e che c’era gente che si presentava al cinema la domenica senza nemmeno sapere che film ci fosse. «Sono stati i dodici anni più belli della mia vita: sono grata del mio passato. È stata un’avventura meravigliosa ma purtroppo anche le cose belle finiscono».

Ingredienti di questa avventura, oltre naturalmente ai film d’autore, sono stati anche il passaggio dal cinema di centinaia di studenti per l’alternanza scuola-lavoro, i convegni, i corsi di formazione. Un rammarico, però, c’è: «Chiudere nell’indifferenza generale dispiace. Questa è una perdita per la città, che perde continuamente: avevamo decine di sale cinematografiche aperte, ora stiamo vedendo il centro storico morire».

«Per quanto riguarda il Cristallo – continua – la crisi, anche a causa della concorrenza delle piattaforme, è stata lenta e graduale. Poi il Covid ha dato la mazzata: ci hanno fatto riaprire e chiudere con costi considerevoli, senza riuscire più a tornare ai numeri pre-pandemici». Nella sua lettera alla città Matrone ringrazia i Frati Cappuccini di Reggio, «che hanno, finché ovviamente c’è stata la possibilità, donato risorse e tempo alla città credendo fermamente in quest’attività. Grazie a voi, il mio mondo non è stato più bianco e nero, ma ricco dei più vividi colori dell’arcobaleno. Buona vita: che sia sempre una buona visione! ».

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