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La scoperta

Tracce di una fortezza sul Monte Sassoso a Ceriola di Carpineti

Adriano Arati
Tracce di una fortezza sul Monte Sassoso a Ceriola di Carpineti

Domani il convegno sulle ricerche archeologiche: sarà l’occasione per presentare in anteprima i risultati delle ricerche avviate dal comitato scientifico del Cai reggiano con il coordinamento della Soprintendenza

17 febbraio 2023
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Carpineti Tracce di fortezze e di rocce speciali, nascoste ai più e tornate da poco alla luce. Si parla di preziose scoperte storiche a Ceriola, in uno dei luoghi meno noti e assieme più suggestivi della vallata del fiume Secchia, nell’incontro in programma domani, sabato 18 febbraio, a Carpineti.

L’appuntamento è alle 16 nella biblioteca comunale carpinetana in via Di Vittorio per il convegno “Le ricerche archeologiche a Monte Sassoso di Ceriola: un insediamento medievale fortificato a controllo della Valle del Secchia”, promosso dal Comune in collaborazione con la sezione Cai di Reggio Emilia.

Sarà l’occasione per presentare in anteprima i risultati delle ricerche archeologiche avviate dal comitato scientifico del Cai reggiano con il coordinamento della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per l'area metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, ormai giunte al terzo anno di attività. Nel dettaglio, il lavoro ha riguardato la bella formazione rocciosa conosciuta in zona come Monte Sassoso, una propaggine presente vicino a Ceriola, un piccolo borgo nel territorio carpinetano al confine con Gatta e Castelnovo Monti, nella vasta zona che dal Castello delle Carpinete discende per tanti chilometri sino al corso del fiume Secchia. È un’area boschiva già di per sé densa di anfratti e formazioni rocciose particolarmente suggestiva per l'estesa presenza di tracce sia di origine naturale che di sicura origine umana.

Sul Monte Sassoso, proprio grazie a una delle tante esplorazioni che il Comitato scientifico del Cai reggiano conduce costantemente sull’Appenino reggiano, diversi anni fa sono state trovate delle coppelle e delle profonde buche di palo: tracce che hanno subito fatto pensare alla presenza di un’antica costruzione, di data e utilizzo incerti. Le successive ricerche ufficiali che il Cai ha avviato a partire dal 2020 con il supporto e la supervisione della Soprintendenza hanno permesso di avere qualche informazione in più. Ad oggi è possibile almeno affermare, in base alle strutture messe in luce e ai materiali recuperati, che Ceriola sia stata sede di un insediamento fortificato tra il XIII e il XIV secolo, di cui si ignorava completamente l'esistenza e l'identificazione.

Questo rende il ritrovamento ancor più suggestivo e di potenziale interesse anche sul piano della valorizzazione culturale e turistica di quel territorio, con ricerche che proseguiranno anche negli anni futuri. Di tutti questi aspetti, ragioneranno durante il momento pubblico ll sindaco Tiziano Borghi, l’assessore alla Cultura Flavia Pigozzi, il presidente del Cai reggiano Stefano Ovi, l’archeologa Anna Losi, direttrice delle ricerche di Monte Sassoso, e i componenti del Comitato scientifico del Cai impegnati nelle varie attività. l

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