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I problemi dell’informazione

Le nuove tecnologie non proteggono dalle notizie fasulle, i giornali in bilico fra la politica e la manipolazione

Le nuove tecnologie non proteggono dalle notizie fasulle, i giornali  in bilico fra la politica e la manipolazione

21 febbraio 2023
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Nonostante l’avvento delle nuove tecnologie, il giornale rimane una delle principali fonti di comunicazione mediatica che tutt’oggi oltre il 40% degli italiani sceglie come mezzo di informazione.

Da dove deriva tuttavia questa “fede” posta nei giornali e perché la maggior parte della popolazione non esamina ciò che riportano?

I giornali sono da sempre stati fonte di divulgazione sia positiva che negativa, come ben sappiamo molti giornali esistenti al giorno d’oggi sono influenzati politicamente e quindi possono riportare verità in varie sfumature che possono variare da giornale a giornale, quindi perché quasi nessuno si sofferma su un articolo riflettendo se sia la verità effettiva o se sia in qualche modo deviata, per esempio dalla posizione politica?

Il giornale è uno strumento considerato da molti una certezza assoluta, non è raro infatti sentire qualcuno dire: «Ma c’è scritto sul giornale» o «Il giornale dice così».

Queste espressioni ci fanno capire come molte persone non esaminano quello che leggono, perché le ritengono veritiere ancor prima di iniziare a leggere; tuttavia può accadere che i giornali pubblichino delle fake news, che sia per un mancato controllo delle fonti e delle informazioni o che sia per creare forzatamente un articolo che metta sotto i riflettori qualcosa o qualcuno manipolando le informazioni.

Prendiamo per esempio i videogiochi, molto spesso i videogiochi finiscono sui giornali e nei telegiornali come principale causa dell’obesità, depressione e rintanamento sociale dei giovani, quando invece secondo vari studi, come quello effettuato dall’università di Auckland in Nuova Zelanda, si è scoperto che i videogiochi possono aiutare a combattere la depressione, altri studi invece rivelano che i videogiochi aumentino le capacità fisiche dei giocatori, per esempio uno studio a Boston ha scoperto che i chirurghi che giocano ai videogiochi tendono a finire una operazione chirurgica più velocemente nel 27% dei casi e con il 37% di errori in meno rispetto la media.

Dimostrando quindi quanto sono contrastanti tra loro i vari studi presi sotto esame dai giornalisti, che scelgono spesso ciò che coincide con le loro credenze personali.

Negli anni i giornali sono diventati sempre di più degli strumenti che servono per promuovere la tesi di un giornalista o di un partito, che sia giusta o errata, più che come mezzo di divulgazione della verità.

È quindi necessario saper riconoscere l’intenzione di un giornalista e del suo articolo, se sia quella di informare o di influenzare i lettori subdolamente.l

Rui Kai Ye

Frida Di Sarno

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