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Il consigliere M5s Bertucci attacca la stampa e le edicole: «Spazzatura»

Il consigliere M5s Bertucci attacca la stampa e le edicole: «Spazzatura»

La mozione in consiglio si trasforma in un “processo” all’informazione

22 febbraio 2023
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Reggio Emilia Il Pd e tutta la maggioranza vogliono rimuovere le edicole chiuse e spostare quelle aperte. Per il M5s, invece, la stampa è semplicemente «spazzatura». Ammettiamolo: non è affatto facile il rapporto che il consiglio comunale ha con gli organi di informazione. Anche se poi alla stampa locale tocca seguire quel teatrino che spesso si consuma in Sala del Tricolore, dove si affrontano problemi che neanche l’Onu riesce a risolvere, tralasciando invece questioni sollevate direttamente dalla cittadinanza come buche, luci rotte o altro.

Un rapporto difficile emerso anche nell’ultima seduta del consiglio, lunedì scorso, dove a grande maggioranza è stata approvata una mozione presentata dal consigliere comunale Pd, Giuliano Ferrari.

Il titolo della mozione era “Verifica di rimozione delle edicole chiuse in centro storico ed ipotesi di spostamento di quelle aperte”. Il testo è stato firmato anche da Paolo Genta, Cinzia Ruozzi, Lucia Piacentini, Claudia Dana Aguzzoli e Paola Ferretti (tutti Pd).

L’estetica

Nel documento si chiede alla giunta di «valutare la rimozione delle edicole chiuse, in particolare quella di Corso Garibaldi, chiusa da diversi anni, e di Piazzale Fiume, chiusa più recentemente, ed eventualmente accelerare la tempistica delle pratiche di rimozione delle edicole chiuse». Si chiede anche di «valutare un percorso di riqualificazione di tutte edicole esistenti in centro storico per renderle più compatibili con il contesto in cui si collocano, migliorandone l’estetica o l’eventuale ricollocazione in un dialogo costruttivo con i gestori, ipotizzando, qualora possibile, un contributo sul modello del bando facciate che possa migliorare l’estetica delle nostre piazze».

I motivi di questa richiesta? «La crisi dell’informazione ha particolarmente penalizzato i giornali cartacei e con essi il mondo dei distributori e degli edicolanti, obbligando alla chiusura diverse attività di vendita nelle edicole tradizionali poste sullo spazio pubblico». E poi: «Negli ultimi 15 anni sono stati fatti importantissimi investimenti per creare ed estendere il cosiddetto “Effetto città” cercando di migliorare esteticamente e riconsegnare ai cittadini le principali piazze e vie della città unitamente al recupero di molte facciate di edifici storici». Di qui la richiesta di rimozione e spostamento, come se le edicole deturpassero il paesaggio, chiuse o aperte che siano.

L’etica

La mozione è stata approvata con 17 voti favorevoli (Pd, Reggio È, Europa Verde), 2 astenuti (M5s) e 9 contrari (Forza Italia, Lega, Alleanza civica, FdI, Coalizione civica). Edicole, libertà di stampa, qualità dell’informazione. Un piatto ricco sul quale buttarsi per il consigliere comunale M5s, Gianni Bertucci, che durante il suo intervento ha dato spettacolo, parlando di «stampa di regime» che scrive «notizie false, tendenziose, non fondate, insomma spazzatura di regime». E ancora, sfruttando un repertorio grillino che sembrava abbandonato da tempo: «Il problema delle edicole è vendere dei giornali che non van bene neanche ad accendere la stufa, che definirli giornalai è un insulto alla libertà di informazione e che queste attrezzature (in riferimento alle edicole) vendono della roba improponibile, prima chiudono tutti e meglio è».

Propaganda e solidarietà

Nessuna parola di solidarietà per un intero settore industriale e per i suoi lavoratori, nessuna parola di vicinanza a chi, per lavoro, racconta all’opinione pubblica anche quella propaganda politica di cui lui stesso è protagonista, spesso traendo spunto per interrogazioni, mozioni e interpellanze proprio da quella stampa denigrata senza alcuna remora. Alla stampa e alle edicole, invece, è arrivata la solidarietà della Lega, attraverso i consiglieri Alessandro Rinaldi, segretario cittadino del Carroccio, e Roberto Salati, segretario provinciale: «Alla luce di quanto accaduto, riteniamo doveroso prendere posizione contro quanto dichiarato dal capogruppo Bertucci ed esprimere piena solidarietà alla stampa locale, nazionale e agli edicolanti per il gravissimo attacco ricevuto che mette in dubbio la libertà di informazione nel nostro paese – scrivono i leghisti – Ci teniamo a ringraziare tutti i giornalisti che ogni giorno contribuiscono alla diffusione di un’informazione libera, corretta ed indipendente, di cui fortunatamente possiamo ancora godere in Italia». E ancora: «Bisognerebbe che il capogruppo Bertucci capisse che la libertà di stampa è una conquista sociale tutt'altro che scontata e che purtroppo ancora troppo Paesi nel mondo, anche vicini a noi, non possono godere di questo diritto fondamentale che distingue i Paesi democratici dalle dittature. Probabilmente se Bertucci vivesse in uno di questi Paesi si sarebbe risparmiato questo attacco gravissimo e fuori luogo».