Gazzetta di Reggio

Reggio

Reggio Emilia

Muoiono in fuga dall’Ucraina: erano diretti a Reggio

Alice Benatti
Muoiono in fuga dall’Ucraina: erano diretti a Reggio

Quattro persone sono morte in un incidente stradale in Ucraina mentre erano dirette a Reggio Emilia. L’autista era il genero del titolare del market ucraino “Viburno” di via Secchi

22 febbraio 2023
3 MINUTI DI LETTURA





Reggio Emilia Dall’Ucraina voleva scappare perché l’avvicinarsi dell’anniversario del primo anno di guerra la spaventava: temeva un’azione russa. Così, insieme alla sua bambina di tre anni, aveva trovato un passaggio per Reggio Emilia, dove pensava che per un po’ sarebbero state entrambe al sicuro.

In quel viaggio, invece, ormai poco distante dal confine ucraino con l’Ungheria, ha trovato la morte insieme alla figlioletta. Un destino crudele quello che le ha unite alle altre due vittime del tragico incidente avvenuto lunedì mattina a Nizhny Voroto, cittadina di poco più di 2500 abitanti nell’oblast di Zakarpattia, nell’Ucraina occidentale. Come riportano i media ucraini, che hanno diffuso le immagini dello schianto infernale avvenuto alle 11.58 sull’autostrada Kyiv-Chop, «un furgone Mercedes-Benz Sprinter (su cui viaggiavano le quattro persone che stavano cercando di raggiungere Reggio Emilia, ndr) si è scontrato con un camion Renault».

Oltre alla mamma e alla bambina, nell’incidente hanno perso la vita il 35 enne ucraino Pavlo (detto “Paolo”) Hryzhyku – genero del titolare del market ucraino Viburno al civico 15/A di via Secchi a Reggio Emilia – che lascia la moglie e due figli di 6 e 13 anni, e una signora ucraina che, da quanto si è appreso nella giornata di ieri, ha lavorato per tanti anni come badante a Reggio Emilia e stava tornando in Emilia per sistemare alcune pratiche per la pensione. Le dinamiche dell’incidente sono in corso di accertamento da parte delle autorità competenti ma – come si può vedere dalle fotografie scattate dal Servizio di emergenza statale operativo nell'Oblast di Zakarpattia – il minibus è stato violentemente schiacciato dal mezzo pesante senza lasciare scampo ai suoi passeggeri. In un articolo online pubblicato ieri, la stampa ucraina riporta che «utilizzando uno strumento speciale, i soccorritori hanno aiutato l’autista ferito a uscire dalla cabina del camion multi-tonnellata e lo hanno trasferito alle cure del personale medico di emergenza. Poi hanno sbloccato i corpi delle vittime dal minibus. Il motivo e altri dettagli del terribile incidente sono oggetto di indagine da parte delle forze dell'ordine».

Alla guida del mezzo c’era il 35enne ucraino, che viveva insieme alla famiglia a Cernivci – capoluogo dell’oblast' omonima, nella Bucovina del Nord, nella regione occidentale del Paese –, ma che non era nuovo a viaggi di questo tipo per aiutare come poteva il suo popolo, vessato da ormai un anno dagli orrori di una guerra in casa. E Reggio Emilia era il suo “punto d’appoggio”, dal momento che qui aveva i suoi suoceri. Ieri la notizia del tragico incidente ha gettato nel dolore la comunità ucraina, giù sconvolta dal pensiero del conflitto. Per chiedere la pace, nel giorno dell’anniversario dell’invasione russa dell’Ucraina, avvenuta il 24 febbraio 2022, venerdì la rete reggiana di Europe for Peace tornerà in piazza a manifestare per chiedere l’immediato cessate il fuoco.