«Regione, aiutaci a trovare i fondi per completare la Casa Palestra»
Scandiano La richiesta da parte dei referenti di Progetto Anziani Arceto
Scandiano Proseguono con ogni sforzo le attività per completare la Casa Palestra di Arceto, l’ambizioso progetto di struttura sportiva attrezzata per attività con i disabili e per le riabilitazioni voluta dal “Progetto Anziani Arceto”, che da decenni gestisce anche la residenza protetta per anziani della principale frazione scandianese, la residenza per anziani con centro diurno “Don Cesare Francia”. Il cantiere per la Casa Palestra, un percorso da oltre un milione di euro, è stato avviato nell’autunno 2021, in un campo non lontano dal centro del paese, e nel luglio 2022 una prima fase di lavori è stata completata, con una spesa di circa 200mila euro coperti direttamente dall’associazione. Ora, l’impegno principale è quello di reperire i fondi necessari per completarla, come sottolineato dal presidente Giorgio Manfredini e dal vicepresidente Lanfranco Fradici in un intervento sul periodico comunale. «Queste risorse sono il frutto di risparmi del passato, di piccoli contributi di cittadini e di qualche azienda del territorio, della fondazione Manodori, delle due banche locali (Bper e Credem), siamo sicuri che in futuro altri cittadini e altre aziende ci sosterranno, così come continueranno a farlo la fondazione e le banche locali. Infine, con il lavoro formidabile dei tanti volontari dell’associazione e della comunità arcetana si organizzano iniziative durante l’anno in favore del progetto», hanno spiegato. Proprio per questo, a ora non esiste una scadenza precisa per completare l’opera: «Non abbiamo una data precisa perché la nostra associazione non ha entrate rilevanti prestabilite annualmente, quindi non è in grado di determinare una programmazione economica e temporale dell’investimento. Sicuramente alcuni anni», precisano. Un sostegno prezioso potrebbe arrivare dalla regione Emilia-Romagna, con cui da tempo sono stati attivati rapporti costanti proprio per ottenere un aiuto economico e non solo. Alla posa della prima pietra, nell’estate 2021, erano presenti l’allora vicepresidente regionale Elly Schlein e l’assessore regionale all’Agricoltura, l’arcetano Alessio Mammi. «Ci attendiamo un importante contributo regionale e lavoreremo per avere anche contributi da altri soggetti pubblici e privati, per programmare nuovi stati di avanzamento della struttura», continuano Manfredini e Fradici, che puntano poi sul sostegno dei volontari, coinvolti in moltissime attività di raccolta fondi, organizzate in autonomia o all’interno dei principali eventi pubblici della zona di Arceto a partire dalla storica fiera di San Luigi a luglio, la sagra del paese in cui l’associazione cura diverse parti della proposta gastronomica: «La raccolta fondi non si ferma mai, sia diretta che virtuale e organizzando varie iniziative con i nostri favolosi volontari», è la garanzia. Una mole di lavoro notevole per arrivare a un risultato di grande valore per tutta la comunità del distretto ceramico, reggiano e pure modenese, con cui far fronte a esigenze complesse. La Casa Palestra sarà prima di tutto sarà fruibile ai diversamente abili per attività ludiche, sportive e stabilità motoria, e indicativamente per recupero motorio, sia personalizzato, che collettivo per ogni fascia di età. Inoltre, è prevista la possibilità di riservare stanze per la fisioterapia personalizzata e ambulatori di medicina generale e specialistica. Sarà, concludono Fradici e Manfredini, «un complesso multifunzionale, dallo sport, al sociale, al sanitario. C’è da parte dell’azienda Usl un interesse particolare per progetti specifici per gli anziani e disabili e per inserire alcuni servizi sanitari, ad esempio ambulatori di medicina di gruppo. e altro da individuare. Le relazioni che abbiamo in essere potranno approfondire meglio le varie funzioni ed adattarle ad esigenze nuove e specifiche». l
Adr.Ar.
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