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Una voragine davanti alla porta d’ingresso: «Non sappiamo come rientrare a casa»

Serena Arbizzi
Una voragine davanti alla porta d’ingresso: «Non sappiamo come rientrare a casa»

L’episodio si è verificato in un’abitazione di via Gran Sasso d’Italia

24 febbraio 2023
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Reggio Emilia Esce di casa e trova una voragine sotto i piedi, al posto del vialetto d’ingresso.

Non riusciva a credere ai suoi occhi Luca Patsimas, designer di origine greca, residente con la moglie Letizia Corbelli al civico 20 di via Gran Sasso d’Italia, quando mercoledì all’ora di pranzo, è uscito di casa dopo aver terminato il giro con il cane.

Il muretto di recinzione al confine vicino al vialetto d’ingresso della casa sarebbe crollato determinando una buca dove fino a poco prima c’era l’unica via d’accesso alla sua abitazione. Da quanto risulterebbe, un escavatore del cantiere che sta realizzando le fondamenta dell’edificio “Crystal House” vicino alla casa dei coniugi Patsimas, si sarebbe spinto un po’ più in là. E nel giro di pochi istanti l’ingresso della loro abitazione non è più stato accessibile, tanto che Luca è stato costretto, con l’aiuto dei vigili del fuoco, a uscire attraverso il giardino dei vicini come misura di emergenza.

«Mercoledì, intorno all’ora di pranzo sono uscito con il cane e avevo già notato che il muretto stava per cedere – afferma Patsimas –. Tempo di salire in casa, di avvisare mia moglie, che fa l’architetto, e il muretto ha ceduto davvero, rendendo inagibile il vialetto per entrare in casa. Subito sono partite più chiamate incrociate ai vigili del fuoco, mentre io preparavo un po’ di cose da portare via. Adesso, ci troviamo ospitati provvisoriamente a casa dei suoceri e siamo in attesa che aggiustino l’ingresso della nostra casa. Non sappiamo quanto impiegheranno per mettere in sicurezza il vialetto. La casa non ha danni, la questione è legata all’accesso tramite il viale che porta all’entrata».

La moglie Letizia Corbelli conferma che si tratta di un «disagio abbastanza grosso. Per fortuna, nessuno si è fatto del male ed è compromessa soltanto la via di accesso che è l’unico modo che abbiamo per entrare in casa nostra. Mio marito mi ha girato la foto di una crepa e dopo dieci minuti era crollato tutto. E dire che il cantiere sembrava procedere tranquillamente: sugli altri lati andavano avanti piano piano... Sul nostro non vedevamo bene cosa stava succedendo. Per fortuna che nessuno era sul vialetto e nessuno, al tempo stesso, era nel cantiere».

Oggi gli operaio dovrebbero predisporre la gettata di cemento. I proprietari procederanno per vie legali sia individualmente, sia tramite l’amministratore.

«Si tratta di un muretto di recinzione che è crollato – confermano dal cantiere –. Non c’era nessuno quando è avvenuto il fatto. Si tratta di un muretto in blocchi».