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Albinea

È stato demolito l’ex mulino Denti: al suo posto uffici, negozi e alloggi

Adriano Arati
È stato demolito l’ex mulino Denti: al suo posto uffici, negozi e alloggi

In arrivo anche 30 nuovi parcheggio e verde

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Albinea Con la demolizione della vecchia palazzina, che per decenni ha fatto compagnia agli abitanti e ai passanti, è iniziato il percorso edilizio che cambierà l’aspetto dell’ingresso al centro di Albinea. Ieri mattina, i mezzi dell’azienda Giorgio Fontanili hanno abbattuto buona parte delle murature dell’ex Molino Denti, il grande edificio dipinto di giallo all’intersezione fra via Roma, via Matteotti e via Vittorio Emanuele II a fianco della rotonda che conduce verso le piazze centrali o lungo la provinciale che da Scandiano porta sino a Puianello.

L’escavatore è partito dal lato della costruzione per proseguire progressivamente, sino ad intaccare anche la grande scritta “Denti” diventata familiare nel tempo a moltissime persone. Il vecchio mulino, anche se inutilizzato da tempo dopo il trasferimento dell’azienda di lavorazione cereali a Borzano a inizio millennio, era comunque un piccolo simbolo locale, che ora verrà meno liberando momentaneamente il panorama attorno alla rotatoria.

L’intervento, spiega l’architetto albinetano Nicola Pè, progettista e direttore lavori dell’intervento, «è un progetto completamente nuovo rispetto a quello di cui si parlò nel 2016. Nel 2022 è emerso un nuovo investitore, che ha creduto nell’intervento: la ditta Benassi s.r.l. Ci saranno quatto negozi con ampi porticati al pian terreno, quattro uffici al primo piano e quattro appartamenti al secondo piano». A completare, parcheggi sotterranei per i proprietari e diversi altri in superficie, a disposizione degli utenti: «È un aspetto che vorrei sottolineare, l’investitore si è preso l’onere di acquistare una parte di terreno da parte della Provincia, partecipando a un bando pubblico, così da poter raddoppiare il numero dei parcheggi rispetto alla dotazione richiesta dalla legge. È un’attenzione particolare a un’esigenza sentita, che abbiamo sostenuto anche per andare incontro alle richieste dell’amministratore comunale per dare il via libera».

Completata la demolizione, si partirà subito con gli scavi nel piano interrato, per arrivare a completare il tutto presumibilmente entro l’agosto 2024.

«Per alcuni locali vi sono già accordi con gli acquirenti, in cui è indicata come data l’agosto 2024, l’intervento inizierà subito, un cantiere simile richiede circa un anno e mezzo per essere ultimato», precisa sempre l’architetto Pé.

Un progetto corposo e ambizioso ormai avviato, al contrario di altri che – allargando il discorso – ora sono a rischio a causa dell’annunciata cancellazione del SuperBonus.

«Interventi come questo sono quelli che il Governo sta bloccando. Rispetto anche alla situazione del 2016, gli incentivi hanno rappresentato una spinta importante. In questo caso si parla di miglioramento sismico, le unità acquistate avranno diritto a una detrazione dell’Irperf», riflette Pè. «Stiamo lavorando su molti di questi interventi, ma temo che tanti verranno bloccati, con questa novità» conclude il progettista.