Gazzetta di Reggio

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La morte di Jessica Filanti

“Non c’è nulla che ricordi amore”

Grace Gozzi e Alexandra Caretti
“Non c’è nulla che ricordi amore”

La morte di Jessica Filianti, uccisa a 17 anni Reggio Emilia non dimenticherà il suo dramma

01 marzo 2023
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Il 14 marzo del 1996, la vita di Jessica Filianti, una giovane di soli 17 anni, fu spezzata da un atto di violenza inaudito. Jessica, una ragazza minuta dai capelli lunghi e la carnagione scura, viveva a Reggio Emilia e studiava per diventare tipografa. Amava passare il weekend al campo da calcio con sua mamma, dove il fratello giocava.

Fu proprio in questo contesto che conobbe Luca, un aviere di leva a Pisa, con cui cominciò una relazione. I primi tempi furono belli, ma ben presto Luca si rivelò essere una persona gelosa e possessiva, che non permetteva a Jessica di stare fuori senza di lui. La ragazza, oppressa dalla situazione, decise di lasciarlo, ma lui non lo accettò.

Iniziò una persecuzione che culminò il 14 marzo del 1996, quando Luca raggiunse Jessica e un suo amico in macchina e la aggredì con un coltello, infliggendole ben 43 coltellate. Jessica morì immediatamente, in un lago di sangue. Luca fu arrestato e condannato, ma dopo alcuni anni gli fu concessa la semilibertà e l’affidamento in prova ai servizi sociali.

Questa storia è solo uno dei tanti esempi di come l’amore possa diventare violenza e di come la violenza possa portare alla morte. Non si può giustificare in alcun modo un gesto così barbaro, ma ci si può chiedere come si possa evitare che queste situazioni si verifichino.

Oggi, a distanza di tanti anni, il Comune di Reggio Emilia ha deciso di onorare la memoria di Jessica con l’affissione di una targa in via Buozzi, all’angolo con via Terrachini dove avvenne il delitto.

La targa reca la frase “Non c’è nulla in questa morte che ricordi amore”, a ricordo di un tragico evento che ha segnato la città e l’intera nazione.

Il femminicidio è un problema ancora presente nel nostro Paese, che colpisce donne di tutte le età, culture e ceto sociale. Il Tavolo interistituzionale per il contrasto alla violenza maschile contro le donne ha deciso di unire le forze per prevenire e contrastare questo fenomeno, lavorando per sensibilizzare la comunità e offrire supporto alle donne vittime di violenza.

La storia di Jessica Filianti ci ricorda l’importanza di combattere il fenomeno del femminicidio e di promuovere una cultura di rispetto e uguaglianza di genere. Non possiamo dimenticare le vittime di questi atti violenti e dobbiamo fare tutto il possibile per evitare che simili tragedie si ripetano.

La targa in via Buozzi è un segno tangibile del ricordo e della solidarietà della comunità verso Jessica Filianti e tutte le donne che hanno perso la vita a causa della violenza maschile. Speriamo che la memoria di Jessica possa ispirare un impegno ancora più forte per prevenire e contrastare il femminicidio, in modo che la sua morte non sia stata vana e possa contribuire a creare un mondo migliore e più sicuro per le donne di oggi e di domani.