Gazzetta di Reggio

Correggio Il 15 ottobre 1996 una scossa di terremoto di magnitudo 5.2, con una durata di circa un minuto, colpì Correggio – epicentro del sisma insieme a Bagnolo e Novellara – causando due vittime e danneggiando case e opere d’arte.

Quel giorno andò in frantumi anche un antico busto di terracotta raffigurante l’artista Antonio Allegri.

Domenica, nell’anniversario della morte del Correggio, avvenuta il 5 marzo del 1534, il Salone degli Arazzi del Museo dedicato al maestro rinascimentale, a Palazzo dei Principi, ospita la presentazione del restauro del busto ritraente Allegri.

L’intervento, eseguito dalla restauratrice Roberta Notari, è stato promosso dall’associazione Amici del Correggio e del Museo Civico.

A partire dalle ore 17 Interverranno Oscar Riccò, presidente dell’associazione, Valter Pratissoli, Fondazione “Il Correggio” e Società Studi Storici, e Notari.

Il busto restaurato è particolarmente interessante perché ospitò le presunte ossa del Correggio dopo la riesumazione del corpo avvenuta nel 1786 per volere di Ercole III d’Este.

Il cranio dell’artista venne allora consegnato a Modena, mentre il restante scheletro fu conservato dentro a un reliquiario nel busto, appunto, che fu a lungo ospitato nel Palazzo Municipale.

Quando venne realizzato il grande monumento dedicato all’artista, posto in piazza San Quirino nel 1880, le ossa furono spostate nel basamento della statua, opera di Vincenzo Vela.

Il busto, come detto, andò poi distrutto nel forte terremoto del 1996.

Il restauro, che è durato due mesi, è stato completato tempo fa, ma causa Covid l’opera non era mai stata presentata al pubblico correggese.

Il busto è alto sessanta centimetri ed era mancante di alcuni pezzi, che sono però stati mirabilmente ricostruiti grazie a una vecchia fotografia.

In occasione della presentazione del restauro si potrà anche visitare il Museo dedicato al Correggio.

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