Gazzetta di Reggio

i Andrea Vaccari

Reggio Emilia L’attività di prevenzione dagli attacchi informatici sta assumendo una rilevanza sempre maggiore nella pianificazione delle attività aziendali, anche se è ancora piuttosto ridotta la percentuale delle aziende che implementano piani regolari di valutazione dei rischi. Lo sa bene Ict Group di Reggio Emilia, azienda presente sul mercato da più di 30 anni che e si pone come obiettivo principale quello di sviluppare e commercializzare soluzioni informatiche innovative e d’avanguardia al passo con le esigenze delle aziende moderne.

Oltre a realizzare soluzioni software, hardware e consulenza applicativa per diversi settori (produzione, tracciabilità alimentare, facility management e risorse umane, nonché in ambito healthcare, sala operatoria, centrali di sterilizzazione e lavanderie industriali), Ict Group è specializzata anche in cyber security.

In particolare, l’azienda è impegnata nel vulnerability assessment, l’elemento fondamentale nell’implementazione di una strategia di sicurezza. Esso mira a verificare i livelli di sicurezza dell’infrastruttura tecnologica e di tutti sistemi informatici (hardware, software, applicativi). L’insieme di attività di cui si compone è volto a individuare e classificarne le vulnerabilità che potrebbero essere il potenziale punto d’accesso per gli attacchi informatici. Il vulnerability assessment comporta numerosi benefici, riscontrabili sotto diversi punti di vista: in particolare consente alle aziende di essere consapevoli e aggiornate sui punti deboli della loro infrastruttura in modo da poter implementare le opportune contromisure per la salvaguardia dei propri dati, abbassando considerevolmente la possibilità che agenti esterni possano penetrare nella rete aziendale.

«Alle aziende che si rivolgono a noi – spiega Samuel Campani, customer Area Manager – offriamo un monitoraggio che mostra la loro vulnerabilità informatica, in seguito al quale forniamo un report certificato. Poi sta a loro decidere se farci intervenire o meno. Oggigiorno quello degli attacchi informatici è un fenomeno diffusissimo, che può mettere seriamente a repentaglio la stabilità di un’azienda. Abbiamo avuto casi concreti di aziende attaccate da hacker che sono state costrette a fermare la propria attività per due o tre settimane. Sono situazioni molto spiacevoli perché oltre ad assistere ad uno stallo delle attività, molto spesso avviene anche il furto di dati sensibili che poi vengono venduti nel cosiddetto dark web. Solitamente, gli attacchi informatici (spesso commissionati, ndr) portano con sé la richiesta di denaro: i pirati rendono illeggibili le informazioni e chiedono un riscatto. All’azienda, chiaramente, non conviene cedere in quanto sarebbe un’ammissione di vulnerabilità. La nostra mission – aggiunge Campani – è quella di diffondere una cultura della sicurezza, mettendo a disposizione delle aziende gli strumenti necessari e suggerendo esercizi quotidiani per evitare di incappare nella rete degli hacker».

L’azienda è nata circa 30 anni fa (all’epoca di chiamava Emildata) e da sempre opera nel campo informatico. Con il passare degli anni la sua crescita è stata esponenziale: oggi può vantare tre sedi a Reggio Emilia, con quella principale in via Cavallotti 8, a poca distanza dalla Mediopadana, una filiale in Albania ed un portafoglio di ben 600 clienti. Numeri importanti ai quali si accompagna un fatturato di circa 12 milioni di euro. l