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«Bene il terzo ponte sul Secchia l’emergenza è sulla Pedemontana»

Adriano Arati
«Bene il terzo ponte sul Secchia l’emergenza è sulla Pedemontana»

Daviddi: «Per farlo nuovo servono anni. Ora il guaio è la strozzatura su quello di Sassuolo: le corsie passano da 4 a 2. Code mattitune fino a Scandiano»

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Casalgrande «Sono molto contento dell’avvio del percorso per il terzo ponte sul Secchia, è importantissimo proseguire. Allo stesso tempo, non posso non chiedermi perché non si sia ancora intervenuti sul ponte della Pedemontana, per risolvere l’attuale strozzatura. Al mattino la coda arriva quasi a Scandiano». È soddisfatto per l’annuncio dell’intesa per lavorare a un nuovo collegamento reggiano-modenese nel distretto ceramico, il sindaco di Casalgrande, Giuseppe Daviddi, ma allo stesso tempo pensa anche a come risolvere il quotidiano disagio del traffico nell’area. Lunedì è stato trovato un accordo per avviare uno studio di fattibilità per la realizzazione di un terzo ponte sul Secchia, qualche chilometro a Sud rispetto agli attuali passanti sulla Pedemontana e a Veggia, al termine di un dialogo fra le due Province di Reggio Emilia e Modena, i Comuni reggiani e modenesi del distretto ceramico, la Regione Emilia-Romagna e Confindustria Ceramica. Un’opera ormai necessaria, visto la perenne sofferenza del traffico in un distretto produttivo fra i più ricchi e percorsi d’Europa.

«Trovo molto positiva la notizia dello studio di fattibilità, ho apprezzato l’impegno di Confindustria Ceramica che garantirà 30mila euro per le valutazioni sul progetto. Un terzo ponte serve, è fondamentale per il futuro del distretto e per tutti gli abitanti», sottolinea Daviddi. Nel frattempo, però, va trovato un modo per far respirare l’attuale flusso.

«Benissimo il progetto del terzo ponte, lo sottolineo ancora, ma pure se fossimo tutti d’accordo domattina, quanto tempo ci vorrebbe per arrivare alla realizzazione vera e propria? Ci vorranno diversi anni, parliamo di un’opera complessa», ricorda il primo cittadino di Casalgrande. «Intanto, va risolta l’attuale situazione, dovuta alla strozzatura del ponte sulla Pedemontana, che passa da quattro corsie a due corsie nel tratto conclusivo, quello in cui, oltretutto, si intercetta la rotonda di via Regina Pacis a Sassuolo, molto trafficato. Mi chiedo come mai la Provincia di Modena e il Comune di Sassuolo non abbiano già pensato a intervenire. Quella parte a due corsie va ampliata, la strozzatura genera un tappo grandissimo per chi viaggia verso il territorio modenese, è un disagio quotidiano», sottolinea. E, aggiunge, «a Casalgrande noi questo problema lo viviamo tutti i giorni. Io quella strada la faccio quotidianamente, vedo bene qual è la situazione: al mattino la colonna è infinita, arriva quasi all’imbocco della Pedemontana a Scandiano».

Perciò, mentre si lavora per arrivare ai primi passi operativi per il terzo ponte sul Secchia, qualcosa va fatto: «L’attuale situazione è questa, e la patiamo ogni giorno. Va sistemata il prima possibile, le corsie vanno ampliate. Anche perché, vorrei ricordare, a breve dovrebbero iniziare i lavori sul ponte di Veggia. E prima o poi arriverà la bretella Campogalliano-Sassuolo, che porterà altro traffico. Il ponte sulla Pedemontana va allargato il prima possibile. Invito tutti gli imprenditori a impegnarsi anche per questo tema».l