Gazzetta di Reggio

Reggio

Il progetto

Per il ponte nuovo sul Secchia restano in campo due tracciati

Per il ponte nuovo sul Secchia restano in campo due tracciati

Sono entrambi nella zona compresa tra Castellarano, Casalgrande e Sassuolo Ieri è stata scartata l’ipotesi tra Magreta e Salvaterra, ritenuta non risolutiva

06 marzo 2023
3 MINUTI DI LETTURA





Castellarano Due ipotesi in campo per la costruzione del terzo ponte sul Secchia fra le sponde reggiana e modenese del distretto ceramico. Se ne parla da anni, ma ora il percorso per dare risposta a una delle principali criticità della viabilità a cavallo tra le due province – che ogni giorno, principalmente a causa della strozzatura di Sassuolo, provoca intenso traffico nel distretto ceramico nei momenti di punta – pare essere a un punto di svolta. L’intesa, che sarà formalizzata nei prossimi giorni, è stata raggiunta ieri pomeriggio nella sala consiliare del Comune di Castellarano nel corso della riunione che il sindaco e presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni, ha convocato dopo un intenso lavoro di cucitura svolto negli ultimi mesi. L’accordo sancisce la collaborazione tra le due Province, dei Comuni reggiani e modenesi del distretto ceramico, della Regione e di Confindustria Ceramica, con l’obiettivo di realizzare uno studio viabilistico finalizzato a individuare la migliore localizzazione di un nuovo ponte sul Secchia e il potenziamento ulteriore della viabilità esistente.

Con Zanni erano presenti il presidente della Provincia di Modena, Fabio Braglia; l’ingegner Diegoli della Regione; i sindaci di Baiso, Scandiano, Casalgrande, Sassuolo, Fiorano e Formigine; una delegazione di Confindustria Ceramica coordinata dal direttore Armando Cafiero. Saranno loro a firmare, entro poche settimane, questo accordo di collaborazione finalizzato al miglioramento delle infrastrutture al servizio di tutto il comprensorio ceramico.

Dopo l’intenso lavoro promosso in questi mesi dallo stesso presidente della Provincia di Reggio Emilia, assieme al dirigente e ai tecnici del Servizio Infrastrutture, con la collaborazione dei Comuni, della Regione e della Provincia di Modena, l’accordo raggiunto ieri mira a conferire un incarico tecnico che restituisca con dati oggettivi la migliore collocazione spaziale del nuovo ponte tra le due province, assi viari che già oggi registrano transiti per più di 30.000 veicoli al giorno.

«Lo studio – spiega Zanni – sarà finanziato da Confindustria Ceramica, che ringraziamo per il concreto apporto a sostegno di questo percorso, e consisterà nell’acquisizione di tutti i dati necessari a fornire una valutazione complessiva dei flussi di traffico interprovinciali e a simulare ipotesi alternative di collegamento, tra nuove infrastrutture e potenziamento di quelle esistenti, con una prima stima dei costi». Le ipotesi inizialmente emerse nei primi mesi di confronto erano tre. Una – quella più a Nord, tra Magreta e Salvaterra – è stata scartata durante l'incontro di ieri perché ritenuta non risolutiva dei problemi dei flussi provenienti soprattutto dalla montagna reggiana e modenese. «Oltre ai potenziamenti sulla Pedemontana, i possibili tracciati che lo studio preliminare valuterà per la collocazione del nuovo terzo ponte saranno dunque due, entrambe a cavallo tra i Comuni di Sassuolo, Castellarano e Casalgrande» conclude Zanni.