Gazzetta di Reggio

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Preso a pugni durante una lite «Pestato a sangue in pieno centro»

Preso a pugni durante una lite «Pestato a sangue in pieno centro»

Gabriella Giammetta era con la figlia in via della Veza : «Mio marito ci ha difese»

08 marzo 2023
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i Serena Arbizzi

Reggio Emilia «Hanno pestato a sangue mio marito, mentre cercava di difendere me e mia figlia da un conducente che ci aveva quasi investite mentre stavamo attraversando la strada. Quell’uomo era una furia: si avventato addosso a lui con pugni e mio marito è finito a terra, dove ci sono ancora macchie di sangue».

Ha ancora il terrore negli occhi Gabriella Giammetta, dopo che il marito è finito a terra in seguito a una lite con il conducente di un furgone. Il fatto è avvenuto in via della Veza, a pochi passi da piazza Vallisneri, in pieno centro storico. Secondo le prime ricostruzioni, Gabriella, con la figlia, era appena uscita da un negozio e stava raggiungendo il marito, seduto al posto di guida della jeep, parcheggiata a pochi metri.

«Il conducente del furgone stava facendo retromarcia e per poco non ha investito me e mia figlia e si è rivolto a noi con fare minaccioso – racconta Gabriella –. Mio marito ha visto la scena e ci ha difese. Si è rivolto a quell’uomo e lo ha ammonito: “Guarda che le stavi investendo”, gli ha detto».

A quel punto è scattata la zuffa. «Il conducente del furgone, che non avevamo mai visto prima, ha aperto lo sportello con violenza, è sceso e ha dato un pugno a mio marito che, a quel punto, si è difeso – racconta Gabriella –. Poi gli è arrivo un secondo pugno e mio marito è caduto a terra, dopo aver barcollato. Al terzo pugno ha iniziato a sanguinare, lasciando tracce anche a terra. Non ci abbiamo più visto: siamo andate da lui per cercare di difendere mio marito. Lui ha preso per un braccio mia figlia e le ha detto di spostarsi. Io ho chiamato il 112. Altre persone che hanno assistito alla scena hanno chiamato il 118, che ha portato mio marito all’ospedale per medicarlo. Siamo sotto choc per quello che ci è successo. Stavamo per essere investite e mio marito è stato malmenato per averlo fatto notare».

Il conducente del furgone, fornitore di un negozio vicino - l’attività è del tutto estranea ai fatti - secondo le testimonianza di altri che hanno assistito alla scena avrebbe subito a sua volta dei colpi. Dall’interno del negozio, un’addetta ha chiamato l’ambulanza.

Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia locale, che hanno effettuato tutti i rilievi del caso, comprese le misurazioni in via della Veza, necessarie per l’esatta ricostruzione dell’accaduto. Gli agenti hanno ascoltato i racconti forniti di quanto verificatosi pochi minuti prima dalle viarie parti coinvolte nell’episodio.

«Abbiamo intenzione di denunciare quanto ci è successo, siamo troppo spaventate e incredule – aggiunge Gabriella –. In pieno centro, ho visto il padre di mia figlia a terra con il volto pieno di sangue. È incredibile, non ci possiamo capacitare di quello che è successo. Quest’aggressione ce la ricorderemo sicuramente per tanto tempo. Non abbiamo intenzione di lasciare passare sotto traccia l’accaduto: e se qualcuno non fosse intervenuto cos’avrebbe potuto succedere ancora?».