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Sei storie di donne tra dolori e allegria Auguri a tutte con #DonnaCoraggio

Ambra Prati
Sei storie di donne tra dolori e allegria Auguri a tutte con #DonnaCoraggio

L’idea della parrucchiera Francesca Costa: «Parlare tra di noi per superare le difficoltà»

08 marzo 2023
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Reggio Emilia «Ho trovato la forza di denunciare quell’uomo quando una ragazza mi ha raccontato di aver subìto le stesse attenzioni morbose. La svolta è stata una confidenza. A volte basta parlare tra donne per capire tante cose, per superare una difficoltà e andare avanti. Questa è stata l’idea di partenza per il progetto #DonnaCoraggio».

Francesca Costa è la titolare del salone di estetica e acconciature Francesca Parrucchieri Lab, nel centro commerciale Multiplo di Bagnolo in Piano. Oggi imprenditrice, moglie e madre realizzata, Francesca da ragazza è stata coinvolta in un processo che ha fatto scalpore: quello a carico di Gianfranco De Lorenzis, 70 anni, il medico bariatrico parmigiano (specialista in chirurgia dell’obesità) smascherato nel 2013 da Giulio Golia nella trasmissione su Italia 1 “Le Iene”, condannato in primo grado pur dichiarandosi sempre innocente. Quello di quest’anno, per Francesca, è il primo 8 marzo senza la spada di Damocle del lungo procedimento. «Non ci avevo pensato – replica lei – Ma è vero, è una liberazione. Sono passati tanti anni, non peso più 120 chili: 80 chili sono ancora tanti, ma va bene così».

L’8 marzo, per Francesca, è anche un anniversario personale. «L’8 marzo di due anni fa ho aperto la partita Iva e, un mese dopo, il salone. Mi piace celebrare questa data in modo speciale e utile. L’anno scorso ho donato, tramite la Croce Rossa, 2.500 euro all’Ucraina. Quest’anno farò una donazione alla onlus La Caramella Buona, che mi ha tutelato legalmente e che è partner dell’iniziativa». Con la collaborazione di preziose aiutanti e di amiche del paese che si sono prestate con entusiasmo, Francesca ha allestito #DonnaCoraggio. Sei storie personali, ognuna dedicata a un tema specifico: il rapporto filiale, l’inclusione sociale, il volontariato, convivere con la malattia, mobbing sul lavoro e violenza sessuale. «L’obiettivo è sensibilizzare il mondo femminile, per celebrare l’altra metà del cielo senza retorica. Specifico che il progetto non è finalizzato a pubblicizzare all’attività: è gratuito. Sono clip in cui ognuna porta la propria normale quotidianità, che comporta comunque coraggio».

Ecco quindi Eleonora Guidetti e Fiammetta Dimitri, madre e figlia, che portano avanti un negozio storico di Bagnolo raccontando com’è cambiato il loro rapporto nel tempo. La sorridente Kaoutar Chatibi, marocchina, spiega la difficoltà di essere accettata in una comunità in cui gli sguardi si soffermano su di te perché porti il velo (scelta, dichiara l’interessata, non religiosa): è l’inclusione sociale. La bionda Tiziana Bregoli è una super nonna che, nonostante il lavoro, i figli e i nipoti, riesce a ritagliarsi il tempo per prestare servizio sulle ambulanze della Croce Rossa. Sofia Lanzi, 25 anni, racconta con sofferenza come le è cambiata l’esistenza dal momento in cui è stato diagnosticato un tumore alla madre e come ha imparato a convivere con la malattia. L’unica a mantenere l’anonimato (ha cambiato lavoro, ma l’attuale ditta collabora con quella dalla quale si è licenziata) è una donna vittima di mobbing: assunta come dirigente in una realtà importante, si è ritrovata a fare la centralinista nonostante tre lauree. «Alcune storie sono dure, altre leggere. Abbiamo scelto la formula dei reel: brevi video interviste, con una voce fuori campo, che sto anticipando in pillole soprattutto su TikTok. Il tutto però sarà visibile solo l’8 marzo, come augurio speciale per il mondo femminile. Sto registrando tantissime visualizzazioni, siamo contente». Per vedere le interviste complete i canali sono: su Instagram francesca_parrucchieri.lab, su Facebook Francesca Parrucchieri Lab. l