Gazzetta di Reggio

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Novellara

«No al video-collegamento»

Elisa Pederzoli
«No al video-collegamento»

Il padre di Saman dice no alla richiesta del tribunale per la prossima udienza. «Shabbar valuterà per la successiva, ma dovrà confrontarsi con il legale e la famiglia»

11 marzo 2023
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Novellara Un altro rinvio e, almeno per ora, un no alla richiesta di vide-collegarsi con il processo in Italia. Shabbar Abbas resta in Pakistan, in cella. E per il momento non è dato a sapersi né quando, né come, né se la situazione si sbloccherà.

Il padre di Saman Abbas, imputato per l’omicidio della figlia in concorso la moglie, il fratello e i nipoti, sarà di nuovo davanti al giudice pakistano il 16 marzo prossimo.

A confermarlo è l’avvocato che l’assiste in Pakistan, Akhtar Mahmood. Secondo cui allo stato nemmeno il governo pakistano avrebbe dato l’ok a questa procedura. «Gli uffici italiani insistono perché dia il consenso già ora – dice – Ma sta considerando questa richiesta e prima di decidere si confronterà con il suo legale e la sua famiglia». Valuterà insomma se partecipare all’udienza successiva. Una decisione non da poco, perché determinerà se per l’uomo vale il legittimo impedimento. Qualora dovesse insistere con un no e ci fossero invece le condizioni tecniche per collegarli, per il tribunale reggiano potrebbe processarlo comunque, come sta avvenendo per la moglie Nazia, allo stato ancora latitante.

Resta il nodo dell’estradizione. Il legale ha sollevato eccezioni formali sulla regolarità degli atti inviati dall’Italia e ha proceduto all’esame incrociato dei funzionari dei ministeri pakistani che hanno istruito il fascicolo. C’è anche una richiesta di rilascio su cauzione, ma se ne riparla il 16 marzo.l