Gazzetta di Reggio

Reggio

Scuole e nidi d’infanzia

Sesena alle cooperative: «Il vostro personale è sottopagato»

Martina Riccò
Sesena alle cooperative: «Il vostro personale è sottopagato»

Continua il botta e risposta innescato dal segretario generale della Cgil

12 marzo 2023
3 MINUTI DI LETTURA







Reggio Emilia «Ricordo a Confcooperative Terre d’Emilia e Legacoop Emilia Ovest che “quando si parla di lavoratori e di competenze” i doveri sono spesso gli stessi, i diritti un po’ meno». Le centrali cooperative avevano definito le affermazioni del segretario generale della Cgil Reggio «gratuite e fonte di pregiudiziale discredito», e la risposta di Cristian Sesena non s’è fatta attendere.

Il botta e risposta è nato dopo l’allarme lanciato dal segretario generale della Cgil sulla situazione dell’Istituzione Scuole e Nidi d’infanzia, alle prese con vincoli di finanza pubblica che impediscono di assumere a tempo determinato insegnanti che potrebbero colmare i 45 posti vacanti nelle scuole dell’infanzia, e per i quali non si trovano insegnanti di ruolo. Dopo aver partecipato a un incontro tra sindacati, Comune e Istituzione, Sesena non ha nascosto la sua preoccupazione sulla tenuta di un servizio che, da sempre, costituisce uno dei fiori all’occhiello della nostra città: «L’amministrazione ha in mente tra le possibili soluzioni quella di non gestire più direttamente alcuni servizi. Questa esternalizzazione dovrebbe riguardare circa settanta dipendenti assunti con contratto a tempo determinato e che si occupano di sostegno ai bambini con diritti speciali», le sue parole. Immediata la replica dell’Istituzione e del Comune, che hanno spiegato di aver intrapreso delle interlocuzioni a livello nazionale per ottenere una deroga alla legge e, anche, la possibilità di aumentare il numero di iscritti ai corsi di laurea in scienze della formazione, l’unica che dia la possibilità di insegnare nella scuola dell’infanzia, e per ora a numero chiuso. «Sul tavolo al momento non c’è un piano A o piano B – la risposta dell’assessore all’educazione Raffaella Curioni – ma solo la volontà di trovare soluzioni a questa criticità, che comunque è nota dal 2010. Il Comune non ha alcuna intenzione di esternalizzare o privatizzare il servizio educativo, per cui questa amministrazione ha speso 22 milioni all’anno ogni anno e in cui questa amministrazione ha sempre creduto e continuerà a credere». Ma le affermazioni di Sesena, preoccupato del fatto che «Se gli insegnanti/ pedagogisti saranno forniti da una cooperativa andrà persa, tra le altre cose, la possibilità di una vera integrazione dell’alunno all’interno della classe, al netto della professionalità di chi sarà chiamato a operare in un contesto comunque più precario», hanno colpito anche le cooperative. Da qui la risposta di Confcooperative Terre d’Emilia e Legacoop Emilia Ovest, che hanno ricordato al segretario generale della Cgil reggiana «che quando si parla di lavoratori e competenze, i diritti e i doveri, specie in funzione di rilevanza pubblica, sono assolutamente gli stessi e che le cooperative che operano nei servizi educativi e socio-assistenziali sono una risorsa primaria nell’integrazione con un pubblico che, da solo, non potrebbe certamente garantire gli elevati standard del welfare reggiano».

«Originale e stranamente tempestiva presa di posizione delle centrali cooperative in merito al rischio “esternalizzazioni” nei nidi e scuole dell’infanzia – l’ultima parola di Sesena – Nessuno ha mai affermato che il personale delle coop sociali sia meno qualificato di quello pubblico, è semplicemente pagato meno e lavora 38 ore alla settimana anziché 36. Deve poi rispondere a un datore di lavoro diverso e questo basta a rendere problematica l’integrazione rispetto alla struttura. Per non dire poi dei casi in cui i lavoratori delle coop debbono spostarsi su più strutture per completare il loro orario settimanale, o rimangono a casa se il bambino si ammala». Resta la disponibilità della Cgil a confrontarsi sulla sostenibilità complessiva dei costi, «purché la stessa riguardi anche il miglioramento delle condizioni di chi lavora. Se non vado errato il Contratto Nazionale Coop Sociali è scaduto dal 2019». l

© RIPRODUZIONE RISERVATA