Gazzetta di Reggio

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Linee elettrificate e più moderne: stazione rinnovata a Scandiano

Adriano Arati
Linee elettrificate e più moderne: stazione rinnovata a Scandiano

L’inaugurazione dopo la fine dei lavori che sono costati oltre 4 milioni di euro

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Scandiano Si è presentata sabato al pubblico la rimodernata area ferroviaria di Scandiano. Da inizio aprile la stazione lungo l’ex statale vedrà il passaggio costante dei treni elettrici, al termine dell’elettrificazione dell’intero tragitto della linea Reggio-Sassuolo, importante via di collegamento per merci e per persone all’interno di uno dei principali distretti produttivi europei, utilizzata nei mesi invernali da centinaia di utenti, in primis studenti e lavoratori.

Le modifiche, che riguardano anche i passaggi pedonali e le strutture della stazione stesse, sono state inaugurate nella tarda mattinata di ieri all’altezza del sottopassaggio ciclopedonale tra via Pellegrini e via San Francesco, completamente revisionato dopo alcuni mesi di chiusura e ora a disposizione per chi, a piedi e in bicicletta, voglia muoversi dall’area centrale scandianese alla vasta zona artigianale della Contarella, dall’altro lato della statale.

Al taglio del nastro hanno preso parte l’assessore regionale a Infrastrutture e trasporti Andrea Corsini, il direttore generale di Fer Ferrovie Emilia-Romagna Stefano Masola, il presidente dell’assemblea dell’Agenzia della Mobilità Matteo Benassi e il sindaco di Scandiano Matteo Nasciuti.

Gli ultimi test sulla linea elettrificata sono stati fissati per domenica 19 marzo, un giorno particolarmente importante per Scandiano, quello della fiera di San Giuseppe, l’evento più sentito del territorio che nel 2023 tornerà alla piena portata dopo gli anni del Covid.

Effettuati questi collaudi, ha spiegato Masola, i primi treni elettrici della linea Reggio-Sassuolo saranno operativi da domenica 2 aprile.

Il pacchetto di migliorìe non riguarda solo l’elettrificazione, che pur rimane l’aspetto principale, quello da cui è partito a cascata il resto degli interventi.

A Scandiano sono stati rifatti completamente il piano del ferro, sono stati installati pannelli fotovoltaici da 30 kw sull’esempio della stazione di Budrio, nel bolognese, capofila del progetto di Fer e Regione per l’autosufficienza energetica di tutte le stazioni di competenza regionale.

Infine, è stato completato l’allungamento del binario di incrocio dei treni, in modo da permettere il ricovero dei treni merci da e per lo scalo di Dinazzano di Casalgrande, principale snodo del comprensorio ceramico.

E i costi? Si parla di un intervento da 4 milioni e 25mila euro, coperto per 3 milioni e 95 mila euro dal Fondo nazionale per lo sviluppo e la coesione e per 930mila euro da risorse della Regione Emilia-Romagna.

«Si tratta di un grande passo in avanti per la nostra stazione e per la qualità del nostro trasporto pubblico. È emozionante sapere che l’ultimo test sui treni elettrici verrà effettuato il 19 marzo, il giorno della nostra fiera, un giorno in cui eravamo abituati a vedere il treno a vapore», commenta Nasciuti.

Quel collaudo, continua, rappresenterà «un passaggio di testimone ideale, quello dal vapore all’elettrico, che racconta di una rinnovata sensibilità ambientale e di una nuova ricerca di sostenibilità di cui siamo tutti testimoni e forti sostenitori».

«La Regione crede e investe con convinzione nel trasporto ferroviario, perché è una modalità di spostamento ecologica e sostenibile, sempre più necessaria per contribuire a contrastare i cambiamenti climatici – è la chiosa dell’assessore regionale Andrea Corsini –. Il nodo ferroviario di Scandiano, in particolare, è un ulteriore tassello per ammodernare il sistema ferroviario regionale, portando l’elettrificazione delle linee ferroviarie dove non c’era e migliorando la situazione delle stazioni e degli snodi». l