Gazzetta di Reggio

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Lo schianto mortale

Martedì mattina l’addio a Debora morta a 27 anni contro un trattore

Mauro Pinotti
Martedì mattina l’addio a Debora morta a 27 anni contro un trattore

Il funerale si terrà alle 9.15 a Gonzaga dove la giovane mamma viveva dal 2016

12 marzo 2023
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Guastalla Si terranno a Gonzaga, nel Mantovano, dove si era trasferita nel 2016, i funerali di Debora Avigni, la giovane mamma di 27 anni morta venerdì a Pegognaga, sulla provinciale 49, nel tragico schianto fra la sua auto e un trattore.

Il magistrato titolare delle indagini sul drammatico incidente stradale già nella mattinata di ieri aveva concesso ai famigliari della ragazza il nulla osta alla sepoltura.

Sembra non siano sorti dubbi sulla dinamica dell’incidente. Pare escluso il malore, per cui non è stato disposto l’esame autoptico.

Sarebbe stata fatale la sbandata della Fiat 500 che la donna guidava, della quale ha perso il controllo per poi scontrarsi frontalmente con il trattore.

Nel tardo pomeriggio di ieri, a cura dell’Agenzia Losi, la salma della 27enne è stata trasferita dall’obitorio dell’ospedale “Poma” di Mantova alla camera ardente.

Il funerale si svolgerà martedì 14 marzo con partenza alle 9.15 dalla camera ardente della Fondazione Ospedale civile di via dei Barberi 1, per la basilica minore.

Dopo la messa, la salma sarà inumata nel cimitero locale. A Guastalla gli ex compagni di scuola dell’istituto “Carrara”, dove Debora Avigni si era diplomata operatrice sociosanitaria, rimasti sconvolte dalla terribile notizia, hanno espresso unanime cordoglio ai genitori: alla mamma Mara, che abita ancora a Guastalla, e al padre Davide Avigni, che risiede in un’altra città.

Anche la comunità di Gonzaga e della frazione di Bondeno, nel Mantovano, non sa darsi pace. Per tutta la giornata di ieri la gente non parlava d’altro. L’amministrazione comunale di Gonzaga ha espresso cordoglio e vicinanza all’assessore all’ambiente Massimiliano Sacchi, papà di Roberto, il compagno della 27enne. Debora e Roberto, fidanzati dal 2015, sono nati all’ospedale di Guastalla a un giorno di distanza: lei il 7 dicembre 1995, lui l’8.

«La vita mette davanti a prove durissime, ingiuste. Le parole mancano. Con la giunta, i consiglieri e i dipendenti comunali, partecipiamo al dolore dell’assessore Massimiliano Sacchi e della sua famiglia per la perdita di Debora – è il messaggio di cordoglio dell’amministrazione locale –. Abbracciamo Roberto e il piccolo Mattia, come comunità che si sente famiglia e che si stringe ai propri cari».

In un altro straziante messaggio si legge: «Le parole mancano, il dolore prende il sopravvento; sono ingiustizie che non dovrebbero mai e poi mai accadere. Debora era una mamma attenta, presente, premurosa e infinitamente dolce. Sentite condoglianze a tutta la famiglia e un abbraccio immenso al piccolo Mattia».

In tutta questa tragica vicenda, oltre al dolore per la perdita di una giovane mamma, c’è un bambino di 6 anni che ha perso uno dei suoi affetti più cari e che ora crescerà con il padre Roberto e con i nonni. Gli parleranno per tutta la vita di quanto era bella la sua mamma, con quanto amore l’ha desiderato e amato e che ora è diventata un Angelo che lo proteggerà per tutta la vita. A tutti manca il sorriso, la dolcezza della giovane donna vittima di un destino ingiusto e tragico. l