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Addio a Luciano Battaglia pioniere del volley reggiano

Luciano Salsi
Addio a Luciano Battaglia pioniere del volley reggiano

Giocò nella Torre e vestì la maglia azzurra. È morto a 83 anni

14 marzo 2023
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Reggio Emilia Ci ha lasciati una colonna de La Torre, giocatore anche della nazionale azzurra, che ha fatto appassionare alla pallavolo e ad una sana e corretta pratica sportiva centinaia di giovani reggiani, tra cui i suoi studenti dell’istituto Secchi.

Luciano Battaglia s'è spento serenamente sabato notte nella sua abitazione di Albinea.

Aveva 83 anni e da 13 era malato, ma la sua fama di schiacciatore, alzatore e infine allenatore era rimasta impressa nella memoria di tanti tifosi, così come il suo insegnamento ne aveva aumentato il prestigio.

Quando s’è sparsa la notizia della sua morte tanti ex compagni di gioco, colleghi ed amici hanno fatto visita alla camera ardente nella casa di cura Villa Verde, esprimendo il loro cordoglio ai familiari.

Era nato nel 1939 nel centro storico di Reggio, dove nel 1951 questo sport incominciò ad essere praticato nel cortile dell’oratorio di San Prospero, dalla cui celebre torre campanaria prese il nome la squadra.

Luciano Battaglia incominciò a dilettarvisi già quando frequentava l’istituto tecnico industriale Leopoldo Nobili.

Ben presto entrò quindi nei principali ranghi della Torre, allora composta interamente da reggiani.

Durante il servizio militare lui e altri due, Rino Bagnacani e Domenico Gambetti, fecero parte della squadra Esercito Napoli, che disputò il campionato di serie B nel 1961-62.

Qualche anno più tardi si diplomò all'Isef, l’Istituto superiore di Educazione fisica e incominciò ad insegnare questa disciplina mentre continuava a giocare con La Torre, che nel 1963-64 era ritornata in serie A dopo un andirivieni fra la A, la B e la C. La squadra reggiana si piazzò al settimo posto su dodici.

Luciano Battaglia, che nel 1964-65 compariva anche come primo allenatore, in quell'occasione fu convocato nella Nazionale italiana. Continuò a lungo ad allenare La Torre e passò infine alle compagini femminili di Correggio e Scandiano.

Battaglia seppe trasfondere il talento dell’allenatore nell’insegnamento, trasmettendo ai ragazzi il frutto della sua esperienza. «Mio padre – riferisce la figlia Daniela – era stato un giocatore molto agonistico e altrettanto corretto.

Portava sempre gli occhiali scuri ed aveva un’espressione seria, ma è stato un padre e un nonno dolcissimo e sempre presente. Insegnava nella vecchia palestra della Gil.

Era giustamente severo, ma i suoi studenti lo hanno adorato. Sapeva infondere l’amore per lo sport, la tenacia, il rispetto delle regole e dell’avversario». Battaglia ha educato allo sport anche le due figlie.

Daniela, 55enne, ha praticato il tennis in C 1 e poi anche il golf, mentre insegnava anch’ella educazione fisica. Valeria, 46enne, è stata ballerina ed ora insegna pilates. Da circa 25 anni tutta la famiglia risiedeva ad Albinea, Luciano con la moglie Renza Bulgarelli, le figlie con i mariti e con Andrea, il 22enne figlio di Daniela che praticava l'equitazione, e Matilde che ha quattro anni ed è figlia di Valeria.

Il funerale di Luciano Battaglia si svolgerà questa mattina in forma privata. Dopo la cremazione le ceneri saranno sparse sulle colline albinetane, secondo la volontà del defunto.