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Incastrato nell’auto in fiamme muore carbonizzato a 49 anni

Miriam Figliuolo
Incastrato nell’auto in fiamme muore carbonizzato a 49 anni

La tragedia in via Molinazza a Fellegara di Scandiano intorno alle 5 di ieri. La vittima è Andrea Spezzani, tecnico alla Pregiel. Oggi alle 15 il funerale

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Scandiano Prima l’impatto, devastante, contro il tronco di un albero ai margini della strada, poi le fiamme che hanno provocato diverse esplosioni.

È morto così, all’alba di ieri – intorno alle 5 – a Fellegara, intrappolato nell’abitacolo della sua auto in fiamme, senza che nessuno riuscisse a fare nulla per salvarlo, il 49enne Andrea Spezzani, tecnico manutentore alla Pregel, residente a Reggio, dove viveva solo in via Curiel, ma originario di Baiso.

L’uomo, alla guida della sua Fiat Tipo stava percorrendo via Molinazza, ormai famigerata strada dello scandianese denominata dai residenti “via della morte”, in direzione di Reggio, quando, per cause che ora saranno attentamente valutate dai carabinieri, ha perso il controllo ed è volato fuori strada, impattando contro uno degli alberi che occupano la banchina, vicino alla carreggiata.

Le fiamme si sono sprigionate quasi subito, come testimonia (vedi articolo a fianco) Giorgio Algeri, che abita a pochissima distanza dal luogo dello schianto e per primo ha dato l’allarme.

Subito dopo il rumore, fortissimo, provocato dallo schianto, Algeri ha raggiunto il luogo dell’incidente, ma le fiamme erano già alte e subito dopo sono seguiti altri due violenti scoppi.

Impossibile fare qualsiasi cosa per salvare l’uomo intrappolato all’interno dell’auto. L’unica speranza, contro l’orrore di una morte davvero tragica, è che fosse già spirato a causa dell’impatto contro l’albero.

L’auto, oltre a venire distrutta dall’incendio, è stata trovata con il vano motore incastrato in un mortale abbraccio contro la pianta.

Per quanto tempestivamente i soccorsi si siano mossi nulla hanno potuto per cambiare il drammatico epilogo.

I vigili del fuoco, usciti dal comando di via della Canalina a Reggio alle 5.20, sono intervenuti per spegnere l’incendio e, poi, mettere in sicurezza l’area. L’auto ne è uscita irriconoscibile. All’interno il cadavere carbonizzato di Spezzani.

In via Molinazza con i vigili del fuoco sono arrivati anche i sanitari del 118 a bordo di un’automedica e di un’ambulanza e i carabinieri della tenenza e della stazione di Scandiano.

Secondo una prima ricostruzione effettuata dagli stessi militari, Spezzani stava percorrendo via Molinazza in direzione di Reggio quando ha perso il controllo ed è accaduta la tragedia.

Non era chiaro ieri, neppure ai famigliari, ai quali la tremenda notizia è arrivata in seguito alla non immediata identificazione della vittima, dove fosse diretto. Escludono fosse di rientro da una serata, di lunedì sera e con la mamma in ospedale, alla quale aveva fatto visita la sera precedente.

L’identificazione, si diceva, non è stata immediata, viste le condizioni dell’auto e della vittima. Non facile, dunque, il lavoro dei carabinieri che hanno proceduto ai rilievi e alle indagini, coordinati dalla Procura di Reggio Emilia. Il magistrato titolare delle indagini, comunque, ha ritenuto fin da subito non necessario procedere ad accertamenti necroscopici.

La salma è stata ricomposta all’obitorio del cimitero Nuovo di Coviolo a Reggio Emilia in attesa di un’identificazione certa e che i famigliari venissero rintracciati. Spezzani lascia i genitori Edda e Ultimio e il fratello Massimo con la cognata Katia e i nipoti, tutti residenti a Baiso. Il funerale è già stato fissato per oggi alle 15, con la cerimonia religiosa nella chiesa di Baiso e la tumulazione nel cimitero locale.

E mentre la tragica notizia raggiungeva la famiglia, lasciandola incredula e addolorata l’intera comunità baisana, a Fellegara l’orrore della notte appena trascorsa ha suscitato le immediate proteste, mai sopite, dei residenti in merito alla mancanza di sicurezza in via Molinazza.