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Il giallo della pistola rubata

Ambra Prati
Il giallo della pistola rubata

Guardia giurata di 25 anni aggredita all’alba nel parco di via Bianchi da sei persone  Sparito il borsone con l’arma e le munizioni. Si cercano riscontri sulla sua versione

26 marzo 2023
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Reggio Emilia «Aiuto, sono stato aggredito e rapinato della pistola». Questo il tenore della telefonata arrivata alla centrale operativa del 113 all’alba di ieri.

Dall’altro capo del telefono c’era una “Gpg”, una guardia particolare giurata (a differenza delle guardie giurate e degli operatori civili, hanno l’autorizzazione al porto d’armi e forniscono servizi di sicurezza armata) di 25 anni, che ha affermato di essere ferito e di trovarsi in via Bianchi.

Via Bianchi è una laterale di via Pariati: siamo nelle vicinanze – ma su un lato opposto – del parcheggio scambiatore di via Cecati, dietro al Conad Primavera, dove si trova un parco e uno spiazzo accanto a un centro direzionale semiabbandonato.

Nell’immediatezza dei fatti la guardia particolare giurata ha affermato di abitare in quel quartiere: stava tornando a casa dopo il turno, alle 5.30, quando sarebbe stato aggredito da cinque uomini e una donna, che – all’apparenza senza motivo – lo hanno preso a pugni e gli hanno sottratto il borsone contenente la divisa, la pistola d’ordinanza, il cinturone e una trentina di proiettili, fuggendo poi a bordo di due auto, una Peugeot e una Golf.

Sul posto in via Bianchi è arrivata una pattuglia delle Volanti della polizia di Stato e un’ambulanza: il ferito, dopo aver sommariamente raccontato l’aggressione, è stato trasportato al pronto soccorso del Santa Maria Nuova, dove è stato medicato e dimesso con una prognosi di qualche giorno.

«Stamattina appena aperto è venuto un giovane che diceva di essere stato aggredito – ha confermato il barista cinese del Red Bar, di fianco al Conad – Era in borghese ma non lo conosco, mai visto prima. Poco dopo abbiamo visto i poliziotti e un’ambulanza nel piazzale qui dietro».

Troppi aspetti, però, non tornano. Secondo i medici del Santa Maria le lesioni riportate dal ferito non sarebbero compatibili con il racconto reso. Perciò, nella tarda mattinata di ieri, il 25enne è stato interrogato dal personale della Squadra Mobile: sulla vicenda c’è il massimo riserbo, ma pare che la guardia giurata sia caduta in contraddizione più volte, infittendo i dubbi sulla sua versione. Nel frattempo la Digos ha svolto, per scrupolo, verifiche nel mondo anarchico (c’è la massima allerta sul tema) e sulle scritte nazifasciste comparse in via Cecati e dintorni: senza ottenere alcun riscontro.

Quel che è certo è che una pistola con munizioni è sparita: questo è il punto più inquietante di una vicenda dai contorni poco chiari. l