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Un piano da 7,5 milioni per sistemare strade, marciapiedi e ciclabili

Luciano Salsi
Un piano da 7,5 milioni per sistemare strade, marciapiedi e ciclabili

Con la primavera scatta la manutenzione straordinaria sulle strade

27 marzo 2023
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Reggio Emilia L’inverno molto mite ci ha aiutati, ma anche senza neve, gelo e forti piogge le buche e le crepe si sono moltiplicate sui mille chilometri di strade, sui marciapiedi e sulle piste ciclopedonali di competenza del Comune di Reggio, che ora corre ai ripari con un piano di manutenzione straordinaria da oltre 7, 5 milioni di euro. Si tratta, forse, della somma più ingente fra quelle impegnate nella nostra città per un unico programma di lavori stradali da compiere in un anno e mezzo. I cantieri, infatti, si stanno aprendo in questi giorni, proseguiranno fino a settembre o ottobre e verranno completati nel 2024 con il ritorno di quella stagione che si diceva bella ed è necessaria per garantire una sufficiente durata alle nuove bitumature. Il Comune impiegherà 6, 5 milioni di risorse proprie per rifare 35 chilometri di strade, in aggiunta al mezzo milione di euro ricavati dal Pnrr per rimettere in sesto i ponti di Calatrava. Più di un milione servirà per 12 chilometri di marciapiedi e piste ciclabili. «Si tratta – ha detto il sindaco Luca Vecchi – di un piano di una portata economica senza precedenti. Sono lavori che avevamo promesso. Non è escluso che vengano ampliati con le prossime variazioni di bilancio». «Mettiamo in atto – ha precisato Nicola Tria, assessore ai lavori pubblici con cura della città – uno sforzo notevole per l’esigenza oggettiva di mettere in sicurezza la rete stradale. I nostri tecnici hanno raccolto le segnalazioni dei cittadini e fatto sopralluoghi. L’elenco delle vie su cui intervenire non è completo. Potrà essere aggiornato di volta in volta. Sono interventi di manutenzione straordinaria. Quella ordinaria viene compiuta comunque con un budget riservato ogni volta che se ne ravvisa la necessità».

Carlotta Bonvicini, assessora alla Mobilità sostenibile, ha sottolineato l’importanza dei lavori previsti per migliorare i percorsi riservati ai pedoni e ai ciclisti. L’ingegnere Ursula Montanari, dirigente del servizio di Cura della città, ha illustrato le principali linee del piano.

Una menzione particolare spetta ai due progetti finanziati con il Pnrr per la manutenzione programmata dei tre ponti Le Vele di Santiago Calatrava. Il primo, da centomila euro, riguardava la sostituzione di alcuni giunti sul ponte Nord. Per il secondo da 375mila euro, da attuare entro il prossimo settembre, avranno inizio nei prossimi giorni le attività di pulizia e ispezione preliminari. Sono previste opere strutturali e di rifacimento del manto stradale con l’impiego di materiali durevoli ad alta prestazione e poco impattanti. A tale scopo saranno compiuti studi all’avanguardia ed una sperimentazione in laboratorio e in cantiere. Gli stralli, cioè i cavi dei ponti Nord e Sud, dovranno essere ritesati. Per le pavimentazioni sarà studiato un conglomerato d’asfalto che risponda ai “criteri ambientali minimi”, prestandosi al riciclo secondo le prescrizioni dell’economia circolare e a basso impatto. Ci si attendono anche migliori caratteristiche meccaniche, per quanto riguarda le fessurazioni e la disgregazione precoce. Gli altri interventi sono destinati alla viabilità principale ed a quella di quartiere, compresi quattro chilometri nel centro storico, che non sono pochi. I costi maggiori sono previsti per i cantieri notturni, necessari per evitare gli intasamenti che sarebbero inevitabili nelle ore diurne. L’amministrazione promette che non dureranno più d’una notte per ciascuna zona. Saranno più pesanti i lavori sulle strade particolarmente “ammalorate”, bisognose di una fresatura profonda dell’asfalto. Sono interventi straordinari di maggiore portata rispetto a quelli della manutenzione ordinaria, che viene compiuta nell’intero arco dell’anno per riparare buche ed altri danni pericolosi su segnalazione dei cittadini. Se ne prevede una durata di alcuni anni, che però può variare a seconda dell’accuratezza dei lavori, delle condizioni atmosferiche e dei volumi di traffico. l

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