Delrio il più presenzialista in aula, i reggiani sopra la media nazionale
L’ex ministro dei Trasporti ha partecipato al 97,66% delle votazioni al Senato. Seguono i deputati Vinci 94,32%, Malavasi 88,64% e Andrea Rossi 75,39%
Reggio Emilia L’ex ministro Graziano Delrio è il più partecipe tra i reggiani alle votazioni in Parlamento. La sua presenza si attesta al 97,66%, al quinto posto tra i senatori eletti nella nostra regione. Molto sopra la media dei parlamentari italiani, che, in questi primi sei mesi di legislatura, hanno un tasso di presenza in aula del 75%.
Segue, nella classifica dei reggiani, il deputato Gianluca Vinci di Fratelli d’Italia (94,32) e i Pd Ilenia Malavasi (88,64%) e Andrea Rossi (75,39%).
La performance dell’ex sindaco di Casalgrande è stata determinata anche dalle assenze per Covid: al 24 marzo lo stesso dato è salito all’81,8%.
Le presenze vengono calcolate sulla base della partecipazione alle votazioni, che nell’arco di una giornata possono essere una o oltre cento. Dunque, questo enorme divario può provocare qualche variazione consistente, a seconda del giorno nel quale si partecipa. Va inoltre considerato che la legislatura è iniziata da poco e pertanto i dati sono suscettibili di subire importanti cambiamenti nel prosieguo.
La vita del parlamentare reggiano è fatta di pendolarismo, di certo favorito dall’efficienza dei trasporti lungo la linea dell’Alta Velocità, che conduce dalla stazione Mediopadana a Roma in meno di tre ore .
Le votazioni e i lavori si svolgono solitamente il martedì e il giovedì.
Ogni parlamentare partecipa a una commissione permanente, alle quali si aggiungono poi quelle d’inchiesta e gli inter-gruppi su alcune tematiche specifiche.
«In questi giorni si è impegnati dalle 9 di mattina alle 8 di sera - dice Rossi -. Alle volte le commissioni, quelle permanenti, si riuniscono durante la pausa pranzo tra le 12 e le 14, mentre quelle d’inchiesta alla sera oppure alla mattina». Un vero e proprio tour de force.
I parlamentari si dividono tra l’attività politica a Roma e quella sul territorio che svolgono principalmente nel fine settimana. Vinci svolge anche la professione di avvocato.
I parlamentari possono assentarsi una volta al mese.
Quando saltano più di una udienza, se non hanno giustificazioni, viene tolta loro la diaria giornaliera, che ammonta a circa 250 euro.
Tranne Vinci - che è in maggioranza con Fratelli d’Italia - Delrio, Rossi e Malavasi sono all’opposizione dell’esecutivo della premier Giorgia Meloni.
«Il Governo di destra sta vivendo una fisiologica luna di miele con l’elettorato - dice Rossi - Il nostro compito è quello di evidenziare i limiti della sua azione, ad esempio quelli emersi in materia di tutela dei diritti dei bambini».
Nel Partito Democratico c’è poi un tema molto caldo, legato alle dinamiche interne provocate dalla vittoria di Elly Schlein, la cui affermazione ha sparigliato le carte. In Parlamento è spuntata una nuova corrente, targata Enrico Letta, di cui fanno parte i cosiddetti “neo ulivisti”, che hanno disertato a sorpresa l’assemblea convocata dal presidente del partito Stefano Bonaccini, che pure avevano sostenuto nella sua corsa per la segreteria. La reggiana Ilenia Malavasi è vicina a questa area.
«Normale riorganizzazione interna, dopo il voto era prevedibile. Bisogna vedere quali saranno gli effetti» commenta Rossi. Di certo è il segnale che c’è molto fermento.
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