Gazzetta di Reggio

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Il lavoro dei parlamentari: l’Emilia-Romagna una regione di stakanovisti

Jacopo Della Porta
Il lavoro dei parlamentari: l’Emilia-Romagna una regione di stakanovisti

Partecipazione al voto: una media dell’83% contro il 75% di tutta Italia. Le migliori percentuali di presenze agli eletti nelle liste di Fratelli d’Italia

28 marzo 2023
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Bologna I parlamentari emiliano-romagnoli sono più presenzialisti dei loro colleghi delle altre regioni.

A fronte di una media nazionale di partecipazione alle votazioni di Camera e Senato del 75%, i deputati e senatori della nostra regione si attestano invece intorno all’83%.

Il merito va principalmente agli eletti a Palazzo Madama (92%), tra cui spicca lo stakanovista modenese Michele Barcaiuolo, di Fratelli d’Italia, sempre presente alle votazioni. La media nazionale in questo caso è decisamente più bassa: 78,7%,

I colleghi emiliano-romagnoli della Camera, con il 78% di presenze, sono un po’ sopra il dato italiano (che è del 74%).

A sei mesi dall’inizio della nuova legislatura, Openpolis - fondazione indipendente e senza scopo di lucro che promuove progetti per l’accesso alle informazioni pubbliche, la trasparenza e la partecipazione democratica - ha fatto un primo punto sulla partecipazione degli eletti fino alla fine di febbraio.

L’attività politica si esplica in vario modo, anche con le missioni istituzionali e la presenza sul territorio. Essere seduti al proprio posto in occasione delle votazioni non è automaticamente indice di qualità del lavoro politico. Fatta questa premessa, va comunque ricordato che partecipare alle sedute è anche un dovere, tra l’altro previsto dai regolamenti di Camera e Senato, e l’assenteismo ingiustificato crea disapprovazione nell’opinione pubblica.

Tra i membri del Parlamento che registrano un basso tasso di partecipazione alle votazioni, spiccano il Ministro delle infrastrutture e segretario della Lega, Matteo Salvini, con una percentuale del 14,9%, seguito dal segretario di Azione Carlo Calenda, con un tasso di partecipazione dell’11,2% e il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, con lo 0,55% (la compagna Marta Fascina ha partecipato solo all’1,73% delle votazioni). Il deputato meno presente in assoluto è Umberto Bossi, storico leader della Lega (0,38%) ma le sue condizioni di salute sono note.

Giulio Tremonti, presidente della commissione esteri di Fratelli d’Italia, ha un tasso di partecipazione del 7,5% ma spesso è impegnato in missioni.

Se analizziamo le medie relative ai partiti e alle coalizioni, a livello regionale i dati sono difformi da quelli nazionali dove i più presenti sono Alleanza verdi-sinistra, Movimento 5 stelle e Partito democratico. In Emilia-Romagna, infatti, la destra è più presenzialista. I cinque senatori del partito della Meloni hanno partecipato praticamente sempre (98,5%), con il record di Barcaiuolo (100%).

I nove deputati si attestano invece su un livello poco superiore all’80%: ad abbassare la media l’avvocato Galeazzo Bignami (16,4%), che è un sottosegretario ed è spesso impegnato sul territorio o in attività istituzionali. Complessivamente i quattordici parlamentari di Fdi hanno una media del 90% di presenze.

La Lega, che ha eletto tre deputati, è intorno al 94%.

Il Movimento 5 Stelle tra Camera (due eletti) e Senato (uno) si attesta sull’85%

Il Pd ha buoni numeri al Senato, dove sfiora il 90%, mentre alla Camera il dato è di poco più del 78%. L’imprenditrice piacentina Paola De Micheli è stata presente solo il 42,27% delle volte, mentre la neosegretaria Elly Schlein il 58,04% (un numero che si spiega con l’attività svolta in questi mesi nei quali ha girato l’Italia per sostenere la sua candidatura). Complessivamente i Dem, tra Camera e Senato, totalizzato una media dell’81,55%.

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