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«In centro storico servono nuovi parcheggi. Il Comune sbaglia tutto da 30 anni»

«In centro storico servono nuovi parcheggi. Il Comune sbaglia tutto da 30 anni»

Confedilizia sul piano di rilancio dell’amministrazione: «Il centro è stato svuotato»

28 marzo 2023
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Reggio Emilia «Il dato positivo è che il Comune ha deciso di affrontare il tema da un punto di vista scientifico. Il negativo è che lo studio ha certificato che negli ultimi 30 anni si è sbagliato tutto e lo si sta continuando a fare». Lo afferma l’avvocato Annamaria Terenziani, presidente di Confedilizia, l’associazione dei proprietari di casa, intervenendo sul piano di rilancio messo in campo dal Comune per l’esagono, per il quale è stato realizzato uno studio con la consulenza del Politecnico di Milano.

«Il centro è stato svuotato di tutti i centri di attrazione – aggiunge Terenziani – : ufficio del registro, conservatoria, catasto, tribunale, Inps. Ciò significa che i professionisti hanno delocalizzato i propri uffici, non avendo più motivi per restare in un centro in cui i clienti, con pochi mezzi e nessun parcheggio, faticano ad arrivare. Eppure quei professionisti e quei clienti venendo in centro lo animavano e acquistavano tenendo in vita le attività commerciali. Oggi chi ha un ufficio lo trasforma in abitazione, ma di certo non ha quella resa e per la città quell’attrazione, che aveva l’ufficio».

Per Terenziani, «si è indicato a tutti gli investitori la a periferia, come si sta continuando a fare con le ex Reggiane. Non si investe sul centro, ma si dice “andate da un’altra parte”. Proprio in quest’area verranno dirottate 2.500 persone tra studenti Unimore, ordini professionali, Credem, piccole aziende. Perché non portarle o lasciarle in centro?».

Secondo la presidente di Confedilizia, si tratta dello «stesso programma già visto per i centri commerciali che hanno spopolato il centro dai cinema e dalle firme dei prodotti di massa, che ovviamente si trasferiscono dove si concentrano i consumatori». Fra gli esempi, «basti pensare ai giorni in cui le restrizioni della pandemia valevano ancora per i centri commerciali. Non c’era alcuna iniziativa in centro, eppure era pieno, era ritornata la “vasca”, un trionfo per qualunque esercizio del centro». Il tema del caro affitti viene definito «un alibi»: «Non regge, anche perché l’affitto si paga anche nei centri commerciali e le spese condominiali sono molto superiori che nei piccoli condomini del centro, ma si pagano volentieri visto che garantiscono sicurezza, pulizia e parcheggi, ciò che manca in centro. Gli affitti commerciali nel centro anche prima del Covid erano i più bassi della regione e, pur essendo triplicata nel 2011 l’Imu, i canoni non solo non sono aumentati ma anche pre-pandemia spesso sono stati rinegoziati al ribasso, per non parlare delle riduzioni radicali del periodo Covid pur essendo i proprietari persino colpiti dal blocco sfratti. Da annii commercianti e proprietari chiedono parcheggi e prima di pedonalizzare tutto il centro, come pare essere la direzione del Comune, i parcheggi devono essere realizzati. Quelli veri però, non come il Park Vittoria: doveva garantire centinaia di posti a rotazione ed invece è a beneficio di pochi». 

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