Gazzetta di Reggio

Reggio

L’iniziativa green

Sorgerà sul terreno di Bertani il “Bosco di paese” dei volontari

Martina Riccò
Sorgerà sul terreno di Bertani il “Bosco di paese” dei volontari

Il progetto sostenuto dal Comune di Campegine. Il sindaco: «Doveroso»

28 marzo 2023
3 MINUTI DI LETTURA





Campegine Ha trovato finalmente casa il “Bosco di paese” sognato dai volontari per rendere Campegine più verde. Dopo il parere negativo emesso dalla Curia di Reggio Emilia sulla concessione dell’area inizialmente individuata, è stata l’amministrazione comunale a trovare un terreno alternativo per evitare di disperdere il lavoro svolto nell’ultimo anno dai volontari e rendere possibile il loro progetto. Quello individuato allo scopo, tra l’altro, non è un terreno qualunque ma è quello donato al Comune da Riccardo Bertani: 93enne scrittore, traduttore, narratore e saggista autodidatta di Campegine, la cui cultura e la cui personalità sono conosciute ben oltre i confini provinciali.

Bertani – la cui abitazione è stata acquisita dal Comune come bene di rilevanza pubblica – da sempre coltiva il sogno di vedere realizzato per il paese un “polmone verde” in grado di migliorare la qualità dell’aria ma anche sensibilizzare la popolazione alla cura dell’ambiente. Per questo motivo ha messo a disposizione il terreno, di circa quattro biolche, che si trova in via Rimondella.

Ora saranno i volontari a rendere il suo sogno realtà, progettando un bosco – come già avevano fatto quando pensavano di poterlo realizzare davanti alla chiesa parrocchiale – che sia allo stesso tempo “polmone verde” e “polmone sociale”, capace cioè di accogliere i cittadini e le svariate attività ricreative che vi si potranno organizzare, da laboratori per bambini ad appuntamenti di ginnastica all’aria aperta. All’interno del terreno che sarà messo a disposizione si trova una piccola area che la precedente amministrazione aveva già destinato allo scopo, ma l’intenzione della giunta di Alessandro Spanò è quella di ampliarla e favorirne un maggiore utilizzo.

«La nostra amministrazione – spiega il primo cittadino – aveva effettuato tutti i passaggi necessari per permettere ai volontari di realizzare il “Bosco di paese” nel terreno di proprietà della Curia: gli uffici preposti avevano incontrato i progettisti del bosco e accolto la proposta del gruppo, ponendo come unica condizione che l’obiettivo fosse la realizzazione di un’area di utilità collettiva e comunitaria. Dopo il parere negativo arrivato dalla Curia, però, abbiamo deciso di non restare con le mani in mano e abbiamo individuato un terreno di nostra proprietà da mettere a disposizione del gruppo di volontari per la concretizzazione del progetto. Pensiamo sia dovere di un’amministrazione impegnarsi per raggiungere un risultato importante come quello del “Bosco di paese”, che potrebbe valorizzare il volontariato e vede al centro la cura del verde e dell’ambiente». Non c’è bisogno di dirlo, alla felicità di Bertani si somma quella dei volontari: «Siamo grati a Riccardo Bertani e al Comune per averci concesso questo terreno su cui potremo realizzare il “Bosco di paese”. Siamo già al lavoro per progettare l’area, che è molto diversa da quella su cui ci eravamo inizialmente concentrati, e anche per mettere a punto idee che possano valorizzarla al massimo e che possano renderla fruibile da tutti. Siamo orgogliosi di poter proseguire a livello operativo la “missione” di Bertani, che da sempre si spende per il suo paese e per il benessere dei cittadini».