Il caso

Indagine sul Comune Sgomento a Casina: «Stupiti e preoccupati»

Jacopo Della Porta
Indagine sul Comune Sgomento a Casina: «Stupiti e preoccupati»

In corso accertamenti su eventuali infiltrazioni mafiose I pareri della gente al mercato: «Non ce lo aspettavamo»

01 aprile 2023
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Casina Tra le bancarelle del mercato settimanale e i tavolini dei bar, l’argomento fa capolino in molte conversazioni. Sono passate poche ore da quando si è saputo che la prefetta Iolanda Rolli ha nominato una commissione di indagine in Comune «per verificare la sussistenza di tentativi di infiltrazione e di collegamenti della criminalità organizzata nel contesto di quella amministrazione».

La reazione di Casina è di stupore, preoccupazione per i possibili effetti negativi nel caso si arrivasse allo scioglimento e, emerge chiaramente, anche di solidarietà all’ex assessore ai lavori pubblici Tommaso Manfreda, dimessosi a dicembre dopo che alla sua ditta era stata negata l’iscrizione alla white list.

«Abbiamo accolto la notizia con stupore. Non ce lo aspettavamo davvero», dice James Bragazzi mentre passa a pochi metri dal municipio, ieri aperto come in qualsiasi altro sabato mattina.

Poco più avanti, vicino a un cantiere dell’ex assessore, un gruppo di amici è fermo a chiacchierare, godendosi la piacevole giornata di sole. «Il paese mormora, è normale. Oggi se ne parla molto. Qui ci conosciamo tutti», dice Alfredo Medici.

«Lui è un bravo ragazzo, nato e cresciuto qua. Lo conosco fin da quando è piccolino. Sinceramente dispiace per lui e la famiglia, persone che hanno sempre lavorato in paese», aggiunge Giuseppe Gibbenini. Un’altra persona, che non lascia il suo nome, aggiunge che sul costruttore ci metterebbe «la mano sul fuoco».

Tiziano Teneggi si augura che la commissione d’accesso faccia chiarezza al più presto. «L’indagine faccia il suo corso, e chi è preposto guardi a tutte le cose che deve guardare».

L’indagine avrà la durata di tre mesi, prorogabili una sola volta per ulteriori tre. L’eventualità che si possa arrivare a un commissariamento spaventa alcuni residenti, per tutto quello che questo comporterebbe. «Da casinese sono dispiaciuto. Per il paese non è certo un bene», sospira Candido Ghirelli.

Roberto Campi non si sbilancia più di tanto e resta in attesa di saperne di più. «Stupore? Insomma, tutto il mondo è paese. Ciò che succede a Roma o Milano può succedere anche qua, nel piccolo. Staremo a vedere cosa emergerà dalla commissione, anche se personalmente non ho grande fiducia nelle commissioni... Comunque, non ho alcun elemento per esprimere pareri su cosa possa essere eventualmente accaduto».

L’impressione, camminando per le bancarelle, è che ci sia pudore nel trattare il tema, anche in ragione delle conoscenze personali, ma non quella chiusura o ostilità che talvolta si respira nei comuni quando si è di fronte a vicende simili. «Tra l’altro, siamo appena passati da quella brutta storia del nostro concittadino morto dopo essere stato spinto...» dice un avventore del mercato, riferendosi al caso di Walter Fornaciari. «Ora anche questa...».

Di certo in paese nessuno ha intenzione di cavalcare la commissione d’inchiesta per finalità di fazione (saggiamente, visto che non sono noti tutti gli elementi che hanno spinto la prefettura a questo passo). Il sindaco Stefano Costi, ha fatto sapere di essere sereno e a disposizione per ogni chiarimento. La consigliera d’opposizione del Pd Barbara Incerti si attiene alla linea della prudenza. «Esprimiamo fiducia nel lavoro della prefettura. Vediamo cosa salta fuori, nella speranza che non ci sia nulla, perché non sarebbe un bene per il paese». l