Reggio Emilia

Lilli, la superstite della Bettola si racconta davanti a 700 studenti

Adriano Arati
Lilli, la superstite della Bettola si racconta davanti a 700 studenti

La strage nazista nell’Appennino del 1944 ripercorsa ieri da Liliana Del Monte

05 aprile 2023
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Reggio Emilia La superstite della Bettola si racconta. È stata una mattina di grande intensità e di grande umanità quella vissuta ieri da centinaia di ragazze e ragazzi che frequentano le classi delle scuole superiori reggiane coinvolte fra febbraio e marzo nell’edizione 2023 del Viaggio della Memoria Istoreco diretto a Praga. L’ultimo atto dell’esperienza ha visto come protagonista Liliana Del Monte, una delle superstiti dell’eccidio della Bettola, la strage nazista nell’Appennino reggiano compiuta il 23 giugno 1944.

“Lilli” ha parlato al teatro Valli di fronte a oltre settecento giovani, arrivati per ascoltare la sua testimonianza, mentre le classi dei distretti più lontani dalla città hanno assistito a distanza tramite la diretta social organizzata sempre da Istoreco. L’iniziativa si è snodata in varie tappe, che hanno alternato musica, analisi storica e le parole di Liliana. Il primissimo atto è stato un brano di Cisco Bellotti, ex voce dei Modena City Ramblers, la band che dedicò nel 1996 a Liliana una toccante canzone nel secondo album, un brano scritto dal fisarmonicista dell’epoca Alberto Cottica, nipote della stessa Del Monte. Cisco ha aperto l’evento con una versione per voce e chitarra di “Oltre il ponte”, stupenda e malinconica canzone scritta da Italo Calvino, una delle più grandi menti del ‘900 italiano, per ricordare l’esperienza resistenziale.

A seguire, la direttrice di Istoreco Gemma Bigi e il referente della didattica Roberto Bortoluzzi hanno ricostruito il quadro storico del periodo, delle vicende che hanno portato all’occupazione nazista del Nord Italia e alla lotta partigiana. Infine, Liliana e il direttore di Istoreco Matthias Durchfeld hanno dialogato per un’oretta, e la protagonista ha raccontato i dettagli del massacro e di come sia riuscita a sopravvivere, anche grazie al gesto di pietà di un soldato tedesco. Ed ha poi risposto a tante domande dei ragazzi.

A chiudere, ancora Cisco, che prima ha eseguito “L’unica superstite”, la canzone ispirata alla storia di Liliana, e l’immancabile “Bella Ciao” conclusiva accompagnata dai battiti di mano dei presenti. Nel pubblico, oltre ai ragazzi e alle ragazze, anche il presidente di Istoreco Arturo Bertoldi e buona parte dello staff del Viaggio della Memoria che ha accompagnato, in cinque turni distinti, oltre 1.500 persone in visita a Praga, al campo di Terezin e al villaggio di Lidice, nell’edizione più ampia del progetto che l’istituto storico provinciale porta avanti dalla fine dello scorso millennio. Il momento conclusivo delle cinque settimane si è sempre svolto al memoriale di Lidice, dove si ricordano le vittime dell’annientamento di un villaggio non lontano da Praga come rappresaglia nazista. Una vicenda con tante similitudini con l’eccidio della Bettola, compiuto dalle truppe naziste che occupavano l’Italia assieme agli alleati fascisti ancora fedeli a Mussolini. Nella notte di San Giovanni del 1944, il 23 giugno, un gruppo di giovani partigiani partiti da Casina cercò di far saltare il ponte della Bettola, l’ultimo borgo nel territorio di Vezzano sul Crostolo. L’azione fallì e nello scontro a fuoco morirono sia alcuni resistenti sia dei soldati tedeschi. Il comando nazista decise per un’azione immediata e decine di militari raggiunsero La Bettola, dove vicino alla storica osteria sorgevano diverse case in cui vivevano tante famiglie, in gran parte sfollate dalla città nella speranza di trovare un rifugio sicuro. Liliana, all’epoca 11enne, riuscì a salvarsi buttandosi fuori dalla casa in fiamme, pur ferita, mentre i nonni e la mamma sono fra le 32 vittime dell’evento numericamente più sanguinoso avvenuto nella provincia reggiana durante la seconda guerra mondiale. l