Spaccio e risse in stazione: «Sempre più esasperati»
Grido di dolore di residenti e negozianti dopo la nuova aggressione, il comitato: «La politica trovi una soluzione a questi problemi»
Reggio Emilia Dopo l’ennesimo episodio violento vicino alla stazione, residenti e commercianti sono sempre più esasperati. Oltre ai balordi che da tempo popolano la zona della stazione ferroviaria, si è aggiunto un folto gruppo di ragazzi che circola con due pitbull tra residenti e gestori di attività. Anche i titolari dei negozi etnici si dicono sfiniti da questa criminalità che, di certo, non fa bene agli affari. E martedì sera si è verificata una nuova aggressione in via Cesana, dove un pakistano è stato malmenato. «Siamo stanchi anche noi – spiega Sordar Robiul, gestore del negozio di alimentari di piazzale Marconi –. Questi ragazzi fanno sempre confusione, entrano e qualche volta rubano qualcosa o si mettono a litigare. Quando passano le donne hanno atteggiamenti irrispettosi e i clienti diminuiscono a causa di questi fatti».
La presidente del comitato di viale IV Novembre sollecita i politici. «Ci sentiamo tutelati dalla polizia che risponde sempre con grande disponibilità – afferma Federica Bertolini dopo l’arresto del 18enne accusato di spaccio – ma serve un progetto di riqualificazione sociale perché altrimenti la repressione è l’unica arma che ci rimane per sopravvivere, per mandare avanti le nostre attività e condurre le nostre vite in sicurezza. Noi non possiamo che aspettare delle risposte dalle forze politiche: sono loro che dovrebbero trovare una soluzione. Il problema delle baby gang non è soltanto qui: è trasversale in tante città d’Italia».
Al Money Transfer di piazzale Marconi sottolineano la «necessità di maggiori interventi delle forze dell’ordine. C’è un degrado totale: ragazzini circolano con i monopattini sotto il portico. Per terra trovo bottiglie rotte e si assiste ancora allo spaccio a cielo aperto». l