C’è anche un uovo di cioccolato da 6 kg nella Pasqua con i più poveri
Dall’impegno di Caritas, che nei giorni delle celebrazioni pasquali non faranno mancare il proprio supporto umano e materiale nelle sei mense “diffuse” della città, a quello dell’associazione “La nuova luce”: la solidarietà non si ferma
Reggio Emilia La povertà non va (mai) in vacanza. Lo sanno bene i volontari della Caritas di Reggio Emilia che, nei giorni delle celebrazioni pasquali, non faranno mancare il proprio supporto umano e materiale nelle sei mense “diffuse” della città. Dalla parrocchia di San Maurizio a Santo Stefano, in centro storico. Poi San Paolo, Preziosissimo Sangue, del Vescovo e infine Pieve, l’ultima aperta, nel marzo 2022. In questi spazi parrocchiali si è reso possibile, a coloro che lo desiderano, il ritrovo per chiacchierare e prendere un caffè in attesa dell’arrivo del cibo preparato alla mensa Caritas di via Adua.
Ramadan
Come in ogni Ramadan (il nono mese del calendario lunare islamico, durante il quale i musulmani digiunano dall'alba al tramonto), si sta registrando una diminuzione della produzione di pasti del 25%. E il motivo è di facile intuizione: un quarto degli utenti di questi presidi di solidarietà e condivisione sono fedeli musulmani che quest’anno rispetteranno il periodo di digiuno (sawn), uno dei cinque doveri della fede islamica, fino al 21 aprile circa, a seconda dell'avvistamento della luna. Per le mense Caritas, la Pasqua è da sempre un periodo “tranquillo” e il 2023 non fa eccezione.
Pasqua sobria
Nonostante il calo, oggi saranno comunque una quarantina i volontari impegnati nel servizio di preparazione e distribuzione dei pasti, che negli ultimi giorni sono stati 220 al dì. E sono attesi circa gli stessi numeri. Nelle mense “diffuse” l’apertura sarà limitata al mattino ma, come ogni giorno, le persone avranno la possibilità di ritirare d’asporto anche la cena oltre che di consumare il pranzo sul posto. E anche quella di domani, Pasquetta, sarà una giornata all’insegna della normalità. Sobria, senza “fronzoli” come colombe o uova di cioccolato.
Un uovo da 6 chili
La Pasqua è stata celebrata in anticipo e decisamente “in grande” dai volontari dell’associazione “La nuova luce”, nata per dare un aiuto a chi vive in strada o in povertà estrema. «Mercoledì abbiamo festeggiato con un uovo di 6 kg» racconta infatti la presidente Maria Diletto, originaria di Cutro ma residente da decenni in città. L’occasione è stata la distribuzione dei pasti (che vengono preparati nella cucina del circolo Tricolore) in piazzale Europa. Ma il cioccolato, distribuito ai senza fissa dimora, è arrivato in tutta la zona della vecchia stazione storica. Diletto, però, sembra non dimenticare le persone musulmane assistite regolarmente dall’associazione che ha fondato nel 2019. «Prima della fine del Ramadan mi piacerebbe fare qualcosa di diverso dal solito giro di distribuzione dei pasti – anticipa – magari accoglierli in qualche struttura per la cena, coinvolgendo un’altra realtà come struttura ospitante: ad esempio o moschea o la bocciofila.
Aiutati che aiutano
La presidente di “La nuova luce” riporta che ultimamente sono in crescita le disponibilità riscontrate per i servizi in stazione ferroviaria. «Don Emanuele Benatti, gli scout – comincia a elencare – ma anche richiedenti asilo e tanti ragazzi ex minori stranieri non accompagnati ormai diventati maggiorenni. Sono stati aiutati da me quando erano in difficoltà abitativa e per i documenti e ora si sentono a loro volta in dovere verso i più bisognosi». Da beneficiari di assistenza, dunque, a protagonisti di questa straordinaria “macchina” degli aiuti. «Fanno il giro della distribuzione dei pasti e spesso donano la spesa» aggiunge. Per molti di questi ragazzi, Maria è una “mamma”, un punto di riferimento. «Mia bella, affettuosa sorella, ora sono nella moschea, prego Dio di renderti felice sempre, come hai reso felici tutti» è solo uno degli ultimi messaggi, inviato da uno di questi ragazzi, che conserva nel suo cellulare.