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«Maggiori incentivi ai proprietari per affittare gli alloggi vuoti»

Serena Arbizzi
«Maggiori incentivi ai proprietari per affittare gli alloggi vuoti»

Marco Corradi riconfermato presidente di Acer: «Tra le sfide, il Pnrr»

08 aprile 2023
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Reggio Emilia Un patrimonio che include 4.203 alloggi di edilizia residenziale pubblica, per un ente che si appresta a cogliere la sfida del Pnrr, contributi per l’efficienza energetica degli edifici e piani straordinari di riqualificazione all’interno di convenzioni con i Comuni, per un valore complessivo di 25 milioni di euro.

Ha iniziato il nuovo mandato come presidente, dopo la riconferma alla guida di Acer (l’Azienda Casa Emilia Romagna), Marco Corradi. Davanti a lui le sfide che si pongono dinanzi a quest’azienda, dove lavorano 50 persone, di cui circa il 70 per cento è donna. Rinnovato per cinque anni anche il Consiglio d’amministrazione: Carlo Fornili sarà confermato vice dal nuovo Cda che si riunirà venerdì, l’avvocato Elena Guiducci è stata nominata nuova consigliera. Il presidente Marco Corradi non percepirà alcun compenso, avendo raggiunto la pensione nel gennaio 2020.

Presidente, con quale spirito ha accettato la riconferma?

«Il mandato di Acer era scaduto nel dicembre 2022. Dopo la consultazione tra i sindaci mi è stato chiesto di continuare quest’esperienza che, per me, va avanti da quasi 18 anni. Mi è stato chiesto di proseguire quest’incarico delicato in questo momento che prevede tanti investimenti straordinari sul Reggiano per dare continuità a tutti gli impegni presi e per evitare il rischio di perdere investimenti e opportunità maturati. Ho dato la mia disponibilità con senso di responsabilità, quindi, per continuare il lavoro: sarà un incarico a titolo gratuito, sono in pensione dal primo gennaio 2020 e come prevede la legge non riceverò alcun compenso. Nel 2024 ci saranno le elezioni e rimetterò il mio mandato ai nuovi amministratori. Intanto, il Cda di cui sono parte è stato eletto per cinque anni».

Quali sono le sfide che la aspettano?

«I fondi del Pnrr ci coinvolgono per circa 15 milioni. I Comuni ci hanno dato mandato di portare avanti gli interventi, noi stiamo rispettando la tempistica rigida. Siamo in fase di assegnazione dei lavori».

Quali sono i cantieri imminenti?

«A Reggio Emilia, le 12 palazzine di edilizia residenziale pubblica di via Doberdò, un fabbricato a Codemondo e altri immobili a Vezzano, Boretto, Castelnovo Sotto, Correggio, Castellarano e Guastalla. Si tratta o di riqualificazioni di alloggi Erp, o di edifici pubblici riqualificati e riconvertiti a edilizia residenziale pubblica. In buona sostanza, si tratta di nuovi appartamenti a disposizione. Abbiamo, inoltre, investimenti in corso nell’ambito del Superbonus 110 su un centinaio di fabbricati in tutta la provincia per un centinaio di milioni di euro. Siamo in attesa di conoscere il testo definitivo del Senato per rimettere in moto decine di interventi. Faremo di tutto per non perdere neanche un finanziamento. Questo accanto ai bandi e al tema energetico. Inoltre, stiamo aiutando il Comune di Reggio per quanto riguarda via Paradisi, dov’è previsto un maxi intervento di riqualificazione: qui ci occupiamo della progettazione e della gestione sociale degli inquilini».

Per quanto riguarda gli alloggi vuoti, cosa si farà per invogliare i proprietari ad affittare?

«Acer gestisce 400 alloggi vuoti di proprietà dei Comuni. Il canone d’affitto medio è di 120 euro al mese, non sufficienti per il ripristino. Su questo si cercherà di recuperare con fondi regionali e auspico anche con fondi nazionali. Per gli alloggi vuoti di proprietà privata, nell’ambito del Patto per la casa, la Regione lancia una sfida per invogliare i proprietari di alloggi a darli in gestione da affittare al ceto medio che non può accedere agli alloggi pubblici a canone sociale, ma non può permettersi i canoni del libero mercato. La Regione stanzia infatti più soldi ai proprietari privati o direttamente o tramite incentivi di carattere tributario sull’Imu. Verranno garantite più misure di protezione anche a favore degli inquilini».

Il caro-energia ha messo in ginocchio molte famiglie, già in condizioni di povertà.

«Il 54 per cento delle “nostre” famiglie ha dichiarazioni Isee che non arrivano a 7600 euro, quindi la bolletta energetica diventa un elemento di penalizzazione per le famiglie, che si trovano a dover affrontare costi che non possono permettersi. Di conseguenza, questo si ripercuote anche sui Comuni».

Oltre agli alloggi Erp, in capo ad Acer, nel 2022 risultano 428 alloggi in locazione permanente, 95 destinati a studenti, 300 di proprietà di privati gestiti da Acer con l’Agenzia per l’affitto, 175 sono di proprietà di Acer.