Commercianti del centro e dehors «Maggiore chiarezza sulle regole»

Serena Arbizzi
Commercianti del centro e dehors «Maggiore chiarezza sulle regole»

Multe nei bar in via Emilia per la mancata richiesta di rinnovo della concessione I locali di via del Guazzatoio: «Ci sentiamo trattati come i parenti di serie B»

12 aprile 2023
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Reggio Emilia Maggiore chiarezza e regole che non penalizzino una zona del centro rispetto a un’altra. È quello che chiedono baristi e ristoratori del centro storico all’affacciarsi della stagione estiva. Quando, cioè, il cuore della città sarà punteggiato di distese e dehors in modo più visibile rispetto a ogni altro periodo dell’anno.

Se è vero, infatti, che soprattutto dopo l’emergenza Covid, molti esercenti hanno ampliati gli spazi all’aperto, è con la bella stagione che i dehors sono meta più ambita sia da parte degli avventori che si apprestano a effettuare consumazioni all’esterno, complice la temperatura più mite, sia da parte dei titolari degli esercizi.

In centro c’è grande fermento sul tema ed è imminente la presentazione del nuovo regolamento da parte del Comune. Nel frattempo, baristi e ristoratori chiedono tempi certi sulla scadenza delle concessioni per le distese all’aperto. La tempistica, infatti, nei mesi scorsi ha scatenato malcontento.

«Gli agenti della polizia locale sono venuti qui lo scorso gennaio e hanno dato multe a raffica – spiega un esercente –. Da quel mese, infatti, era scaduta la concessione e nonostante avessimo tolto i tavolini siamo stati sanzionati lo stesso. Di fronte alle nostre proteste ci è stato risposto che avremmo dovuto informarci perché on line c’erano tutte le informazioni utili».

Tra i gestori dei locali che hanno preso la multa, c’è Angela Aielli del bar Antica Resti di via Emilia a San Pietro. «Ho preso la multa per la mancata richiesta di rinnovo della concessione, ma ho provveduto a ripresentarla subito – racconta Angela –. Del resto, sono qui da poco più di un anno e non ho particolari problemi: mi hanno fatto togliere la distesa, in un’occasione, al momento delle nuove concessioni, ma è stato imposto lo stesso obbligo a tutti, per una decina di giorni. Certo, bisognerebbe avere maggiore chiarezza da parte del Comune, senza aspettare di dover essere noi, in prima persona, a informarci».

Spostandoci di poche centinaia di metri, si arriva in via del Guazzatoio uno dei punti nevralgici del centro, spesso sotto i riflettori per la nascita di un agguerrito comitato di cittadini che abitano in questa strada e nelle vie limitrofe. «Ci sentiamo i parenti di serie B – commentano Alessandro Ronzoni e Sara Cabassi, titolari de “Il Gottino” di via del Guazzatoio –. Noi sembriamo un parcheggio, se confrontati co n la situazione delle vie limitrofe... Premettiamo che il 23 aprile ci trasferiremo dall’altra parte di via del Guazzatoio. Dal punto di vista delle distese il problema è che abbiamo due stalli discontinui. In uno di questi c’è l’aiuola che chiederemo di utilizzare, con l’impegno a dare un contributo anche nella migliore gestione del verde, magari tramite l’utilizzo di una piattaforma. In seguito alle polemiche con i residenti, abbiamo smesso di tenere aperto fino alle 4 del mattino. Noi non abbiamo mai avuto episodi diretti di scontro. Quello che abbiamo notato è che siamo una via di passaggio: mentre si raggiunge il parcheggio, qualcuno fa baccano, ma non per colpa dei locali aperti. Al Comune abbiamo proposto di chiudere la via il sabato per avere le distese davanti al locale, oltre a creare dehors dove ci sono i parcheggi. Dicono, poi che i permessi prevedono la chiusura a mezzanotte durante la settimana, all’una nel weekend: così il centro perde appeal...».

Poco più in là, Luca Ferri di Mangiamore, in piazza Fontanesi sottolinea l’esigenza di «un’alternanza tra le bancarelle e le distese. Avevamo provato a creare un tavolo insieme, ma ci sono norme, come quelle relative alle vie di fuga, che non possono essere derogate e dipendono da enti superiori al Comune». l