Stroncata nel sonno a 24 anni
Elisa Cerato era malata, i genitori l’hanno trovata senza vita nella sua stanza La giovane era un’insegnante e una volontaria. Oggi pomeriggio il funerale a Valenza
Ventasso Casalino, Ligonchio e Ventasso piangono una ragazza vitale e da sempre legatissima al Crinale delle sue origini. Nella mattina di martedì 11 aprile è morta la 24enne Elisa Cerato, trovata senza vita dai genitori nella camera da letto della loro abitazione a Valenza di Alessandria, in Piemonte, fra la Lomellina e il Monferrato.
Una giovane ben nota anche nella zona di Casalino di Ligonchio, da cui proveniva parte della famiglia, un luogo a cui Elisa era legatissima e in cui era sempre tornata, in estate, per le vacanze e non solo, trascorrendovi lunghi periodo e diventando una figura amata e apprezzata per la sua cordialità e la sua disponibilità.
Da tempo doveva convivere con gravi problemi di salute che avevano limitato diverse attività e che hanno progressivamente debilitato il suo corpo.
Il funerale si terrà oggi pomeriggio nella chiesa del Sacro Cuore di Valenza, un luogo a cui la Cerato, da sempre impegnata anche come catechista, era legata.
Elisa lascia i genitori Ilario e Carmelina, il fratello Alessandro con la fidanzata Paulina, i nonni Sara, Emma e Benito, le zie Elena e Antonella e gli zii Alessandro e Giuliano.
Dopo aver frequentato le medie a Valenza e il liceo Saluzzo-Plana ad Alessandria, aveva iniziato a lavorare come supplente nella scuola elementare dell’istituto privato Alexandria international school, mentre proseguiva gli studi. A queste passioni univa l’attenzione per il prossimo, concretizzata sia nel volontario, nell’Avis Primo Soccorso di Valenza in compagnia fra gli altri degli zii Elena e Giuliano e del cugino Diego, dove copriva turni nelle uscite in caso di emergenze sanitarie.
Inoltre, frequentava la comunità parrocchiale, operando nell’oratorio, come catechista e comune animatrice del duomo della cittadina piemontese.
Un lungo elenco che conferma l’energia e la costante voglia di lavorare per il bene collettivo di Elisa.
Dopo la notizia del decesso, i messaggi di cordoglio sono arrivati a centinaia, a Valenza come a Casalino e nei dintorni, dove tantissimi abitanti, sia stanziali che villeggianti, avevano tutt’ora un grande ricordo di Elisa.
E non sono mancati i pensieri addolorati per la sfortuna ragazza, gli omaggi per il suo sorriso e la voglia di aiutare sempre e comunque anche nelle piccole cose e nelle faccende di paese, che in un luogo delle dimensioni di Casalino sono ancora in grado di essere una fonte di legami e di coesione sociale.