Gazzetta di Reggio

Reggio

Reggio Emilia

Maxi furto in casa, i derubati potranno rivedere il bottino

Serena Arbizzi
Maxi furto in casa, i derubati potranno rivedere il bottino

Nel 2014 i ladri portarono via Rolex e altri orologi, ora si potrà accedere al fascicolo che contiene le immagini della refurtiva recuperata

14 aprile 2023
2 MINUTI DI LETTURA





Reggio Emilia Potranno accedere al fascicolo che contiene le immagini della refurtiva recuperata ai tempi dell’assalto alla loro abitazione e, pertanto, se riconosceranno qualche oggetto che gli è stato rubato, potranno rientrarne in possesso.

Si è svolta ieri in tribunale una nuova udienza del processo a carico di due georgiani, difesi dall’avvocato Nicola Tria, accusati di furto e ricettazione.

Il caso risale al 2014 quando i malviventi, un uomo e una donna, si sono introdotti nell’abitazione dove viveva una coppia, assistita dall’avvocato Simona Magnani.

I ladri sono entrati, una volta forzate le porte d’ingresso dell’abitazione, e hanno fatto man bassa di tutto quello che capitava loro a tiro. Il bottino si è rivelato molto prezioso: i ladri, infatti, si son riusciti a impossessare di oggetti di valore presenti in casa e all’interno della cassaforte a muro dentro a uno sgabuzzino, forzato con un flessibile.

Si tratta di oggetti d’oro per circa 10.000 euro, cui si aggiungono più di dieci orologi di vari marchi, tra cui Rolex, Eberhard, Bulova, Longines, tre buoni fruttiferi postali, due telefoni cellulari, un tablet, un computer portatile.

In tutto, la refurtiva avrebbe un valore quantificato in circa 40.000 euro.

Ieri, il pubblico ministero ha presentato al giudice Michela Caputo un’istanza per verificare se le persone derubate possono accedere a un fascicolo fotografico realizzato dagli ufficiali dalla Procura.

Questo per controllare se all’interno vi siano beni riconducibili a quelli rubati.

Alla prossima udienza, prevista l’8 giugno, sarà quindi possibile che la parte offesa possa aver ritrovato qualche oggetto che gli è stato sottratto durante il furto in abitazione, dopo aver consultato il fascicolo con gli oggetti ritrovati all’epoca dei fatti, ovvero nove anni fa. Il furto, infatti, si è verificato nel 2014.

Uno degli imputati è stato riconosciuto attraverso le indagini condotte dalla polizia giudiziaria. Quindi ha potuto

Entrambi gli imputati alla sbarra sono accusati di ricettazione perché hanno ricevuto, allo scopo di ricavarne un profitto, beni preziosi per un quantitativo considerevoli.

Gli oggetti finiti nel mirino sono: più di dieci orologi di vari marchi prestigiosi, come Emporio Armani, Breitling, Rolex, Philip Wathc, Paul Picot, Iwc, Jaeger, Tissot, Lotus Lorentz, e vari monili, di diverse tipologie, tra cui sono stati ritrovati bracciali, orecchini, anelli e un crocifisso, come anche iPad, McBook e fotocamera.

Tutti questi oggetti rappresentavano il bottino di furti. Di conseguenza, per gli imputati è scattata anche l’accusa per il reato di ricettazione.