Gazzetta di Reggio

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Il ritorno in B

«Da reggiano una gioia tripla»

Nicolò Valli
«Da reggiano una gioia tripla»

Luca Cigarini ha emulato l’amico Costa che conquistò la promozione con Alvini. «Sono contento di avere dato un contributo insieme a tutti gli altri compagni»

17 aprile 2023
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Reggio Emilia Luca l’Arsan. Il titolo del documentario uscito l’anno scorso sull’esperienza di Luca Cigarini con la maglia della Reggiana riassumeva al meglio il suo dna: il “Ciga” è infatti davvero un reggiano doc, tanto è vero che anche ieri al centro sportivo di Cavazzoli è stato tra gli atleti più ricercati per selfie e saluti di rito.

Nel finale della partita di Olbia, mister Aimo Diana non ha potuto rinunciare al suo carisma e alla sua esperienza; per una volta il centrocampista si è snaturato, conquistando un pallone importante e dando energia e sostanza in mezzo.

La rottura del crociato nella semifinale d’andata dei playoff dello scorso anno a Salò lo ha tenuto fuori dal rettangolo verde per diversi mesi ma non si è abbattuto e ha saputo farsi trovare pronto al momento giusto.

Alle soglie dei 37 anni, con un futuro sportivo tutto da decifrare, Luca ha così emulato il suo grande amico Andrea Costa, che nel ritorno a Reggio del mediano montecchiese ha avuto un ruolo chiave.

Costa vinse con mister Alvini nel 2020, disputò l’ultimo anno in B prima di appendere le scarpette al chiodo; lo stesso potrebbe fare lo stesso Cigarini ma, come dice lui stesso, «al momento ogni discorso sul futuro è prematuro».

Ciga, vincere il campionato da reggiano vale doppio?

«Forse anche triplo. Siamo contentissimi, abbiamo fatto qualcosa di veramente eccezionale e ce lo meritiamo. Abbiamo lavorato sodo e questa è la giusta ricompensa».

Ha capito che ce l’avremmo fatta solo al fischio finale di Chiavari o anche prima?

«I presupposti c’erano già prima, in realtà. Durante l’anno ci sono momenti positivi ed altre in cui le cose non girano a dovere. Da due anni siamo costruiti per vincere il campionato, l’anno scorso ci è scappato per un pelo ma quest’anno ce l’abbiamo fatta».

Per lei è stato un anno particolare, ma alla fine l’obiettivo finale è stato raggiunto...

«La mia è stata una stagione insolita; a maggio del 2022 ho passato momento difficile, rimanere tanto tempo fuori non è stato facile e vincere il campionato è una ricompensa ancora più grande. Le mie prestazioni non sono un problema, sono contento di avere dato un contributo insieme a tutti gli altri compagni».

Un successo da vera squadra unita, non è vero?

«Chi ha giocato meno è stato fondamentale, sono i giocatori che vengono menzionati meno ma sono quelli che ci hanno aiutato di più a tenere alta l’intensità degli allenamenti».

C’è chi dice che il suo discorso pre-Fermana negli spogliatoi sia stato determinante. Che parole ha usato?

«Sono cose che rimangono nello spogliatoio. Al di là dei minuti in cui sono impiegato so di avere un determinato peso nello specifico nello spogliatoio. Era il momento di cambiare marcia e l’abbiamo fatto».

Per i ragionamenti sul futuro è prestissimo, non è vero?

«Assolutamente sì. Ci sarà tutta estate, intanto godiamoci questo traguardo».