Reggio Emilia

Autobus, terzo sciopero in due mesi: «Seta è sorda alle nostre richieste»

Roberto Fontanili
Autobus, terzo sciopero in due mesi: «Seta è sorda alle nostre richieste»

Oggi corteo e mobilitazione: «Lontana la conclusione della vertenza»

21 aprile 2023
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Reggio Emilia In soli due mesi siamo già al terzo sciopero nel trasporto pubblico locale a Reggio. Oggi i lavoratori di Seta sono nuovamente mobilitati, fermo restando il servizio nelle fasce orarie garantite, per una vertenza che continua ad essere in una situazione di stallo. Per dare uno sbocco alla vertenza, i sindacati confederali di categoria: Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt, Faisa Cisal e Ugl Autoferro Reggio, oltre ad organizzare un corteo, che partirà alle 10.30 dalla Gabella, per concludersi con un presidio davanti al Municipio, chiedono alla politica locale di dar vita ad un tavolo istituzionale a cui sia presente anche l’azienda trasporti.

Ieri Giuseppe Ranuccio (Cgil) Francesco Fresco (Cisl) e Maria Stella Vannucci (Uil) hanno denunciato come «sia ancora lontana la conclusione della vertenza con l’azienda che evita il confronto e con un management aziendale inadeguato e incapace di dare delle risposte organiche a temi di natura soprattutto contrattuale».

E a nulla è servito anche l’incontro con l’assessore comunale nelle scorse settimane per trovare un’intesa con Seta. Sul tavolo i temi sono numerosi e tra loro diversi, dal riconoscimento della dignità del lavoro svolto, al miglioramento dalle relazioni industriali arrivate al minimo storico, ai buoni pasto non riconosciuti da Seta in modo uniforme, alle aggressioni sugli autobus e alle tutela del personale (autisti e controllori), alla qualità del trasporto, alle politiche di investimento, alla gestione delle ferie, alla qualità del lavoro, all’eccessivo utilizzo del lavoro straordinario e alle politiche di assunzione e fidelizzazione dei lavoratori.

In particolare le segreterie sindacali hanno segnalato come sia fortissima la mobilità tra gli autisti, «con le assunzioni che non compensano le uscite e la coesistenza in Seta di tre trattamenti salariali diversi per lavoratori con stesse mansioni». Come appunto nel caso dei 220 autisti. Inoltre uno dei rischi maggior per i sindacati «è che per la assegnazione in subappalto (prevista per giugno) di nuove corse a ditte esterne, le tariffe per chilometro siano inferiori al passato, con il risultato che le aziende vincitrici non riescano a garantire il servizio con ricadute e disservizi sui cittadini». Infine, dicono sempre i sindacati, «resta il nodo dei buoni pasto che a Modena e Piacenza è stato risolto mentre a Reggio l’azienda vuole risparmiare con regole che penalizzano i lavoratori e non si arriva a garantire un buono pasto per settanta addetti al trasporto pubblico». Per le organizzazioni sindacali, infine, «in Seta occorre investire sul lavoro altrimenti gli autobus saranno nuovi ed ecologici, ma sarà sempre più difficile trovare autisti, con un impatto fortemente negativo sul servizio. Gli orari di lavoro degli autisti prevedono turni che possono arrivare anche a 14 ore giornaliere, la richiesta costante di straordinari e per converso le paghe che si aggirano intorno ai 1.400 euro mensili, rispetto ai 1.800-2.000 euro percepiti dai corrieri».

Per Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt, Faisa Cisal, Ugl Autoferro Reggio è anche necessario che in caso di aggressione ai i propri dipendenti, «che Seta si costruisca parte civile e riconosca il tempo impiegato per le denunce come tempo effettivo di lavoro». l