Pioggia e grandine nella Bassa Reggiana Si teme per i frutteti
Precipitazioni durate un’ora ieri pomeriggio
Bassa reggiana Il pomeriggio del 25 aprile è stato rovinato dal maltempo con temporali e grandinate a macchia di leopardo.
Tra le 17 e le 18 il cielo si è oscurato e lampi e tuoni, oltre a uno scroscio di pioggia e grandine, strade e marciapiedi sono stati coperti da uno strato di chicchi di ghiaccio più o meno spesso a seconda della zona.
La grandine, per fortuna, a un primo bilancio pare non abbia provocato danni a case, auto o persone, ma resta da verificare l’impatto per l’agricoltura, visto che gran parte dei frutteti sono in fiore.
A Guastalla il forte temporale ha allagato per poco tempo alcune vie a causa di alcuni tombini intasati.
L’acqua ha trasportato i chicchi di grandine ai lati delle strade. È piovuto molto anche a Fabbrico ma senza grandine. Stessa situazione meteorologica anche a Bagnolo in Piano. Mentre a soli un paio di chilometri, a Villa Argine, nel comune di Cadelbosco Sopra, è grandinato.
Non si segnalano interventi da parte dei vigili del fuoco di Guastalla. Forte temporale anche a Luzzara e Reggiolo con qualche chicco di grandine che non ha creato problemi di sorta.
In serata si sono verificate schiarite in tutta la Bassa. La pioggia, tuttavia, non ha affatto risolto il problema della siccità.
Il fiume Po è ancora a livelli piuttosto bassi e l’estate è vicina. La portata del fiume Po ha raggiunto il suo minimo storico per questo periodo, con appena i 338 metri cubi al secondo di acqua, pari al livello raggiunto a giugno del 2022, uno degli anni più siccitosi mai registrati.
Già dai prossimi giorni, secondo le previsioni meteo, tornerà l’alta pressione e presto ci sarà bisogno di irrigare i campi.
La situazione potrebbe cambiare proprio a ridosso del ponte del Primo maggio: tra domenica 30 aprile e lunedì 1 maggio, infatti, potrebbero tornare delle piogge al nord e al centro.
«La grandine nelle campagne – spiegano gli esperti – è particolarmente pericolosa e dannosa in questo periodo perché colpisce i frutteti proprio nei primi giorni di formazione. In questo modo potrebbero essere danneggiati al punto da impedirne la crescita o causando deformazioni che ne impedirebbero la vendita sui mercati». Analoga preoccupazione per i vigneti. l
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