I risparmi di migliaia di famiglie a rischio per la crisi Eurovita
Soragni, Federconsumatori: «Il 18 maggio si terrà una nuova assemblea»
i Serena Arbizzi
Reggio Emilia I risparmi di migliaia di famiglie reggiane sono a rischio a causa della crisi Eurovita.
La compagnia assicurativa è stata commissariata alla fine dello scorso gennaio dall’Ivass, sigla che sta per Istituto di vigilanza sulle assicurazioni: il motivo per cui è stato adottato questo provvedimento risiede nei conti. La situazione patrimoniale, infatti, non sarebbe congruente con i requisiti richiesti.
L’Ivass, infatti, ha diramato una nota secondo cui «al fine di assicurare un ordinato svolgimento delle attività e di accompagnare la definizione di una soluzione di mercato», è stata prorogati fino al prossimo 30 giugno, «la sospensione dei riscatti dei contratti di assicurazione e di capitalizzazione stipulati con Eurovita».
Sono molti i casi di cui si sta occupando la Federconsumatori reggiana: sul territorio, infatti, è ragionevole ritenere che i casi di risparmiatori che hanno acquistato queste assicurazioni del ramo vita siano parecchi nella nostra provincia. Tra le principali banche venditrici compaiono, infatti, Credem, Fideuram e Fineco Bank.
«I clienti coinvolti in tutta Italia sono 351.000 – spiega Rino Soragni, presidente di Federconsumatori –. È ragionevole credere che nel nostro territorio siano migliaia, tanto che si parla del controvalore di un miliardo. I riscatti sono bloccati per problemi di liquidità da parte della compagnia. Eurovita, infatti, deve rientrare nei parametri di solvibilità della compagnia stesa che deve presentare il 100 per cento di copertura nel patrimonio per questi riscatti, che sono stati bloccati fino a giugno. Il commissario sta cercando una soluzione per evitare il fallimento della società. È stato creato un tavolo al Ministero per adottare un piano di salvataggio. I clienti continuano a essere preoccupati e si sono rivolti a Federconsumatori per interloquire con il commissario. Come detto, a Reggio Emilia, sono diverse migliaia le famiglie coinvolte. E se l’ammontare complessivo dei riscatti a livello nazionale è di 16 miliardi, anche qui si parla di somme consistenti. Ogni singola posizione può variare da 10 a 100.000 euro, tra risparmi previdenziali e polizze vita. Non parliamo di poche migliaia di euro, quindi».
La vendita dei prodotti, come spiegato, avveniva tramite le banche.
Se non si trova una soluzione entro giugno, si concretizzerà il rischio di fallimento. «Va, dunque, trovata una soluzione quanto prima per far quadrare i conti – aggiunge Soragni –. Fino a giugno i riscatti sono bloccati. La nostra azione che stiamo mettendo in campo è quella di chiedere tutta la documentazione sottoscritta per ogni singolo prodotto dal cliente in tempi diversi. In più, mettiamo in tutela il cliente, sottolineando che il contratto deve essere rispettato. Ci sono, quindi, polizze sottoscritte e dobbiamo verificare i contratti sottoscritti: siamo in questa fase. Poi, abbiamo chiesto un incontro al commissario per comprendere meglio le condizioni che sono state sottoscritte».
Nel piano di salvataggio messo a punto per cercare di salvare la compagnia dovrebbe essere coinvolto da una parte il settore assicurativo i modo massiccio. D’altra parte, dovrebbero scendere in campo anche le banche distributrici. La stima delle risorse necessarie per rimettere in piedi Eurovita è compresa tra i 250 e i 300 milioni di euro. Il fondo Cinven, che la controlla, ha già predisposto 100 milioni di euro per questa operazione poche settimane fa.
«Ovviamente ci auguriamo che la società riesca al più presto a risanare la propria situazione, ma è necessario in ogni caso che Governo, Ivass e le imprese del settore collaborino attivamente alla soluzione di questa vicenda – conclude Soragni –. Un esito negativo è impensabile, non solo per i cittadini coinvolti, ma per la fiducia verso l’intero sistema assicurativo, da tempo minata da varie criticità. Per questo è indispensabile individuare gli strumenti più efficaci possibili, coinvolgendo anche le principali compagnie interessate al riequilibrio della situazione patrimoniale di Eurovita e alla stabilità del settore, per superarle rapidamente salvaguardando gli investimenti dei risparmiatori e consumatori». Il 18 maggio alle 18 alla sede di Federconsumatori in via Bismantova si terrà una nuova assemblea per rifare il punto della situazione con clienti ed eventuali altri cittadini interessati. l