Gli studenti di Unimore a lezione nella Fornace di Fosdondo
La storica cooperativa, le cui radici affondano nel 1945, grazie alla pluriennale collaborazione con l’Ateneo accoglie e guida ogni anno gruppi di studenti
Correggio La Fornace di Fosdondo, nel Comune di Correggio, apre le porte agli studenti dell’Università di Modena e Reggio Emilia. La storica cooperativa, le cui radici affondano nel 1945, grazie alla pluriennale collaborazione con l’Ateneo, accoglie e guida ogni anno gruppi di studenti del corso Laurea in Ingegneria Civile e Ambientale, con curriculum Civile, accompagnati dalla professoressa Cristina Siligardi che insegna Chimica Applicata ai materiali.
Lorenzo Lugli e Paolo Ghizzoni, nei giorni scorsi, hanno illustrato le varie fasi della produzione di laterizio faccia a vista, partendo dalle materie prime come argille e sabbie, passando dalle fasi di lavorazione degli impasti, dalla loro formatura tramite estrusione o stampaggio, fino alle fasi di essiccazione e cottura finale. Gli studenti hanno potuto toccare con mano la consistenza del prodotto che veniva via via lavorato. La visita istruttiva si è conclusa con la tappa presso la sala mostra dove è esposta la gamma prodotti della Fornace. Oltre a creare un ponte tra mondo produttivo locale e Università reciprocamente utile e stimolante, questa collaborazione rappresenta anche un’opportunità di diffusione del modello cooperativo, molto radicato nel nostro territorio, un modello di impresa che ha consentito lo sviluppo di importanti realtà dell’economia locale e non solo. La Fornace di Fosdondo, infatti, è uno dei migliori esempi di i workers buyout, ovvero di società riacquistata dai lavoratori. Nel 2016 – prima del crac Unieco – una ventina di lavoratori avevano rilevato l’attività della Fornace, prendendo in affitto il ramo d’azienda, fondando una nuova cooperativa e tornando a macinare utili su utili. Un percorso di uscita dalla crisi nel quale mancava solo la proprietà dell’immobile industriale, ottenuta adesso dopo la partecipazione al bando, tracciando un percorso arrivato a compimento nel 2018, con l’esito della procedura di vendita competitiva, vinta proprio dai lavoratori, consentendo ai nuovi soci di portare avanti una tradizione di oltre 70 anni, cominciata il 25 giugno ’45, quando dallo stabilimento di Fosdondo partì la produzione di mattoni sia pieni sia forati, utilizzati per costruire mezza Reggio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA