Gazzetta di Reggio

Cadelbosco Sopra Si è vista recapitare prima la fattura, poi un sollecito di pagamento maggiorato di 400 euro, per un aspirapolvere di una nota ditta tedesca del valore di 2.300 euro che lei non aveva mai comprato. Chiedendo spiegazioni all’azienda ha scoperto che c’era un regolare contratto di compravendita, ma la firma non era la sua. Così una 29enne di Cadelbosco si è rivolta ai carabinieri del paese. Sono stati loro a scoprire che a firmare il contratto fornendo illecitamente i dati personali e bancari della donna era stata una 34enne di Scandiano che ora dovrà rispondere di sostituzione di persona.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Cadelbosco Sopra la donna di 29 anni residente a Cadelbosco Sopra lo scorso settembre ha ricevuto tramite il servizio postale, una lettera da una nota azienda di elettrodomestici, con la quale le si richiedeva il pagamento di una fattura dell’importo di 2.300.

La donna, non avendo acquistato alcunché, ha inviato all’azienda una raccomandata contenente la dichiarazione di disconoscimento dell’acquisto, ma lo scorso gennaio le è arrivata un’ulteriore raccomandata con la quale si sollecitava il pagamento della fattura in questione maggiorata degli interessi per ulteriori 400 euro.

Dopo aver richiesto e ottenuto dall’azienda copia del contratto di compravendita, da lei mai stipulato e disconoscendone la firma, la 29enne è andata dai carabinieri per denunciare l’accaduto.

I militari, a seguito di meticolose e approfondite indagini, sono riusciti a risalire alla donna 34enne che poi è stata denunciata.