Il progetto

Arte con i tappi di plastica riciclati: l’idea vincente dei ragazzi reggiani

Arte con i tappi di plastica riciclati: l’idea vincente dei ragazzi reggiani

Premiata l’iniziativa del liceo Iess nel bando nazionale “Saper(e)Consumare”

09 maggio 2023
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Reggio Emilia I tappi di plastica trasformati in opere d’arte, in materia di studio e in merce di scambio digitale. È partito da questa idea il percorso del liceo reggiano Iess - Istituto Europeo di Studi Superiori, una delle poche realtà italiane selezionate nel bando nazionale “Saper(e)Consumare” per scuole medie e superiori finanziato dal Ministero dello sviluppo economico in collaborazione con quello dell’Istruzione. Oltre alla lavorazione dei materiali, particolare attenzione è stata data alle modalità di commercializzazione dei prodotti assemblati, da vendere sul mercato digitale degli Nft (non tangible token), una delle criptovalute più diffuse. Il ricavato servirà per finanziare il nuovo laboratorio dell’istituto con sede in piazza Prampolini. Un’altra peculiarità è l’attenzione rivolta al movimento internazionale “Fab Lab - Makers”, che sostiene tecniche di modellazione e fabbricazione digitale a basso impatto. Le classi coinvolte hanno potuto costruirsi sul campo competenze su consumo sostenibile e educazione finanziaria. Nei mesi scorsi le ragazze e i ragazzi delle classi dello Iess hanno lavorato con i docenti e con specialisti del settore per realizzare oggetti d’arte partendo da una base semplice, povera e diffusa, i tappi di plastica delle bottigliette. Allo stesso tempo, hanno studiato le strategie di commercializzazione, approfondendo il tema attuale delle valute digitali. Il primo passo era la raccolta differenziata dei materiali, in questo caso i tappi di plastica, effettuata in collaborazione con Iren. In un secondo momento, i piccoli oggetti sono stati riciclati e trasformati in filamenti impiegabili nelle stampanti 3D. Gli studenti hanno poi pensato alla parte artistica e tecnica, ideando le opere da rivendere in due formati, dai porta anelli a trofei. Il primo è la versione digitale nel vasto circuito della cripto-arte. Il secondo è quello fisico, delle opere costruite dalle stampanti 3D da mettere all’asta, in tiratura limitata, su piattaforme web dedicate. È stata, racconta il coordinatore Jacopo Biancat, «un’esperienza innovativa e stimolante alla quale i ragazzi hanno aderito con entusiasmo, partecipando attivamente alla raccolta dei tappi e alle attività di progettazione e produzione degli oggetti, che non vedevano l’ora di “mettere in vetrina». Gli oggetti sono sul sito https://opensea.io/collection/iess.

Adr.Ar.

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