Castellarano

Nuovo ponte anti smog sul Secchia: al via lo studio tecnico di fattibilità

Adriano Arati
Nuovo ponte anti smog sul Secchia: al via lo studio tecnico di fattibilità

Lo pagherà Confindustria Ceramica: l’incarico entro un mese

09 maggio 2023
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Castellarano Il primo passo per il nuovo ponte sul Secchia è compiuto. Ieri pomeriggio nel municipio di Castellarano è stato firmato l’accordo di collaborazione per realizzare uno studio tecnico che dovrà valutare la miglior posizione e la miglior soluzione per costruire un terzo collegamento sopra al fiume Secchia nel distretto ceramico reggiano-modenese. Un’opera necessaria per alleggerire dal pesantissimo traffico odierno – superiore ai 30mila mezzi giornalieri – gli attuali due passaggi, il grande ponte sulla Pedemontana fra Villalunga e Sassuolo e il ponte di Veggia, che da ottobre sarà chiuso per un intervento di messa in sicurezza e sistemazione.

In attesa di novità per l’ampliamento della Pedemontana sul lato sassolese e dell’agognata bretella Campogalliano-Sassuolo, un terzo ponte sarebbe fondamentale. Lo studio verrà sostenuto finanziariamente da Confindustria Ceramica, una delle realtà più interessate a una mobilità efficiente, ed è stato sottoscritto dalle Province di Reggio e Modena, dai Comuni reggiani di Baiso, Casalgrande, Castellarano, Scandiano e da quelli modenesi di Sassuolo, Formigine e Fiorano Modenese.

Tutti gli amministratori pubblici si sono ritrovati ieri per la presentazione coordinata dal padrone di casa Giorgio Zanni, sindaco di Castellarano e presidente della Provincia di Reggio Emilia, affiancato dal presidente della Provincia di Modena Fabio Braglia e da quello confindustriale Giorgio Savorani. Con loro i sindaci e i vicesindaci coinvolti e il dirigente della Provincia di Reggio Valerio Bussei. L’incarico verrà affidato entro un mese a uno studio tecnico già individuato da Confindustria: l’obiettivo è avere delle proposte concrete per ottobre, così da poter iniziare la discussione politica fra le parti in causa e valutare le questioni strutturali e quelle economiche. Verranno messi insieme dati e flussi per ragionare su quale soluzione sia più efficace e i costi richiesti. A quel punto, la speranza sarebbe quella di arrivare a un accordo nel giro di qualche mese così da poter inserire il progetto scelto nei vari strumenti urbanistici, a partire dal Pug (Piano urbanistico generale), che diversi Comuni dovranno approvare nel corso del 2024. Così, ha ribadito Zanni, sarà più facile presentarsi sui tavoli nazionali e regionali per ottenere fondi e contributi. Per vedere l’eventuale ponte occorreranno anni e per parlare di cifre è decisamente troppo presto. Le idee sono più definite per quanto riguarda l’area di azione. Lo studio valuterà i potenziamenti della Pedemontana e si concentrerà su due ipotesi a Sud del ponte di Veggia, a cavallo fra Casalgrande e Castellarano sul fronte reggiano. Un possibile tragitto partirebbe all’altezza di Ca’ de Fii di Castellarano, metro più metro meno; il secondo sarebbe spostato verso Veggia di Casalgrande. In entrambi i casi l’approdo a Sassuolo sarebbe a sud della città, con un tracciato che porterebbe in direzione Salvarola-San Michele prima di ridirigersi a Est verso la zona industriale e verso Fiorano e le tangenziali, tagliando fuori il centro sassolese. Durante le discussioni preliminari era stata bocciata la proposta a nord della Pedemontana, fra Magreta di Formigine e Salvaterra di Casalgrande lungo la Sp 51, perché questo passaggio non avrebbe risolto il problema del flusso di veicoli che lungo la fondovalle Secchia arriva dai versanti appenninici reggiani e modenesi, comprese decine di corriere scolastiche che oggi utilizzano il ponte di Veggia, dove corre pure la linea ferroviaria Reggio-Sassuolo. Il transito dei treni non verrà interrotto per i lavori programmati per ottobre, mentre i bus scolastici saranno dirottati sulla Pedemontana. l