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Seta, il bilancio è in sofferenza: «In pareggio grazie ai risultati»

Seta, il bilancio è in sofferenza: «In pareggio grazie ai risultati»

L’esercizio 2022 si chiude con un utile netto di 39.238 euro. Il presidente Nicolini: «Forti preoccupazioni per il 2023»

14 maggio 2023
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Reggio Emilia L’assemblea dei soci di Seta - l’azienda che gestisce il servizio di trasporto pubblico su gomma nelle province di Modena, Reggio Emilia e Piacenza - ha approvato all’unanimità la proposta di bilancio per l’esercizio 2022 formulata dal Cda.

Il consuntivo evidenzia un utile netto di 39.238 euro, risultato conseguito grazie soprattutto a ristori e componenti economiche straordinarie, che sarà interamente destinato a riserva per rafforzare il patrimonio societario. La chiusura del bilancio 2022 in sostanziale pareggio è dovuta soprattutto a risorse stanziate a livello statale (come già avvenuto nel 2020 e 2021) per la copertura dei mancati introiti e dei maggiori costi legati all’epidemia da Covid. Rimborsi parziali sono stati attivati anche per compensare i maggiori costi per carburanti, elettricità e materie prime, che nel corso dell’anno hanno fatto registrare aumenti spropositati. Senza queste voci straordinarie positive (pari a circa 8 milioni di euro) non sarebbe stato possibile salvaguardare l’equilibrio economico-finanziario dell’azienda, che nel 2022 ha attraversato il terzo anno consecutivo di eccezionale difficoltà segnato, nella prima parte, dalla coda dell’emergenza pandemica a cui si sono aggiunti gli aumenti dell’inflazione e di tutte le componenti di costo, come effetto della crisi derivata dalla guerra in Ucraina.

I risultati

«Essere riusciti a mantenere sostanzialmente l’equilibrio di bilancio anche per il 2022, dopo i due complicatissimi anni precedenti, è un risultato importante e per nulla scontato, raggiunto grazie all’impegno profuso da tutto il nostro personale al quale rivolgo un sentito ringraziamento. Nonostante le molte difficoltà affrontate Seta mantiene la propria solidità economico-finanziaria e patrimoniale, confermando il consistente Piano degli investimenti, che per il periodo 2021-2026 vede lo stanziamento di oltre 142 milioni di euro» dichiara Antonio Nicolini, presidente di Seta.

«Il tema ineludibile è quello delle risorse strutturali necessarie per garantire una prospettiva per il futuro del Tpl e della nostra azienda. Lo scenario nazionale presenta ancora evidenti criticità per le aziende di trasporto pubblico: rispetto al 2019 si registrano ancora oggi ricavi inferiori del 15% a cui si aggiungono gli incrementi dei costi di carburante (gasolio +25% e metano +170%). Il Tpl si sostiene sul delicato equilibrio ricavi/costi. Occorre quindi essere realisti: ad oggi non sono più previsti ristori da parte dello Stato. Se nel 2023 non interverranno nuove misure strutturali di sostegno, la tenuta economica delle aziende sarà messa a dura prova. L’intero settore del trasporto pubblico locale deve recuperare un posto prioritario nell’agenda del Governo nazionale. Sono poi altrettanto necessari interventi di sostegno a livello locale: la Regione Emilia-Romagna è già intervenuta con un adeguamento inflattivo parziale dei corrispettivi riconosciuti alle aziende per l’esecuzione dei contratti di servizio, ma ciò non basta né si può rimandare all’infinito il tema dell’adeguamento delle tariffe».

I numeri

Nei tre bacini provinciali di Modena, Reggio Emilia e Piacenza i passeggeri trasportati sono stati complessivamente 63,6 milioni, in recupero rispetto al 2021 ma ancora inferiori di quasi il 9% rispetto al 2019. In dettaglio, a Modena si sono avuti 27.511.175 passeggeri (+25,8% sul 2021), a Reggio Emilia 21.638.646 (+19,5%) e a Piacenza 14.216.633 (+16,5%). I ricavi dalla vendita di biglietti ed abbonamenti - attestati a 26,7 milioni di euro - mostrano una ripresa rispetto al 2021 (+18%), ma risultano ancora inferiori di oltre il 15% rispetto al 2019. In particolare, rispetto al periodo pre-pandemico gli abbonamenti annuali presentano un leggero andamento positivo, mentre sono invece in forte diminuzione i titoli occasionali e quelli mensili, che risentono di evidenti rilevanti cambiamenti nei comportamenti di mobilità dei cittadini.

Investimenti

La situazione di questi ultimi anni e le prospettive del settore a breve e medio termine non mettono in discussione le azioni indicate dal Piano industriale di Seta, che arriva fino al 2026 e comprende risorse del Pnrr. La misura più consistente risiede in un deciso rinnovamento della flotta, che vedrà l’età media ridursi drasticamente, per garantire il miglioramento degli standard qualitativi, di sicurezza e di sostenibilità ambientale dei mezzi pubblici circolanti. Nel biennio 2021/2022 sono stati 150 i nuovi mezzi acquistati per un investimento di 41 milioni di euro, con una quota di autofinanziamento del 35%.

Nel 2023 verranno immessi in servizio 120 nuovi mezzi, mentre nel triennio 2024-2026 saranno acquistati 150 nuovi autobus, grazie a una quota importante di autofinanziamento e a risorse dei Comuni, della Regione e fondi del Pnrr, con i quali saranno finanziati 12 mezzi a idrogeno per la rete urbana di Modena e 21 bus full electric per Reggio Emilia e Piacenza.

Nel periodo 2021-2026 Seta investirà oltre 142 milioni di euro e realizzerà la sostituzione di oltre 420 mezzi, circa il 50% della flotta circolante nei bacini di Modena, Reggio Emilia e Piacenza.l

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