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Disagi, danni e paura nel Reggiano Ma l’ondata passa senza disastri

Disagi, danni e paura nel Reggiano Ma l’ondata passa senza disastri

17 maggio 2023
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Reggio Emilia L’ondata di maltempo che ha flagellato la Romagna, provocando disastri, ha provocato danni e disagi anche in provincia di Reggio, in misura però molto limitata.

Ieri la Protezione Civile ha monitorato con grande attenzione il corso dei fiumi.

Per molte ore il corso del Tresinaro e del Secchia sono stati osservati speciali.

«La buona notizia è che nelle prossime ore dovrebbe smettere di piovere in modo stabile, fino a venerdì, secondo le previsioni che ci ha riferito la Protezione Civile - ha scritto ieri il sindaco di Rubiera Emanuele Cavallaro - L’attesa è dunque che il livello dei corsi d’acqua scenda progressivamente».

Traffico nel caos

Il ponte di Veggia, che collega il territorio di Casalgrande a quello di Sassuolo oltre il corso del fiume Secchia, è stato chiuso per motivi precauzionali (la riapertura era prevista alle 6 di questa mattina).

A ottobre la struttura dovrà essere sottoposta a un vasto intervento di sistemazione per risolvere alcuni problemi di stabilità e la scelta è stata quella di usare la massima prudenza.

Il blocco ha riguardato per qualche ora anche la linea ferroviaria tra Casalgrande a Sassuolo perché c’erano dei punti allagati sui binari vicini ai fossati.

Tutto il traffico stradale è stato deviato sull’unica alternativa disponibile, ovvero il collegamento principale del comprensorio ceramico, il ponte sulla Pedemontana che dal territorio casalgrandese porta a Sassuolo circa un chilometro a Nord rispetto a Veggia. I disagi non sono mancati: la via di collegamento è già di suo in grande sofferenza a causa delle decine di migliaia di mezzi che transitano ogni giorno, l’arrivo di altri veicoli - uniti a quelli che hanno dovuto usare l’area a Sud della via Emilia a causa della chiusura dei ponti modenesi sul Secchia - ha portato a colonne piuttosto lunghe.

Soglia d’allarme

Per quanto riguarda lo stato dei corsi d’acqua nella nostra provincia, alle 16 di ieri i livelli idrometrici rimanevano tutti in soglia verde o gialla, eccezion fatta per Secchia e Tresinaro nella parte confinante con Modena.

Il Secchia ha infatti superato la soglia di allerta appunto a Veggia di Casalgrande (dove alle 13 si sono sfiorati i 12,3 metri della soglia rossa), ma anche a Rubiera sulla Statale 9 (dove intorno a mezzogiorno, per pochi minuti, si è toccata anche la soglia rossa) e nelle casse di espansione.

Sempre a Rubiera monitorato con particolare attenzione anche il ponte sul Tresinaro, che alle 12.30 ha toccato i 3,80 metri (l’allerta rossa scatta a 4 metri) per poi iniziare ad abbassarsi.

Il Grande Fiume

Il livello del Po resta sotto lo zero idrometrico. Le precipitazioni cadute nelle ultime ore non hanno influito più di tanto sul corso del grande fiume, in quanto hanno interessato in particolare la parte orientale dell’Emilia-Romagna.

In Piemonte e Lombardia le piogge non sono state particolarmente abbondanti e dunque non hanno inciso sull’incremento del livello, così come sinora scarso è stato l’apporto degli affluenti.

Rispetto alle ultime settimane risulta in crescita la portata, che favorisce condizioni di navigabilità più favorevoli, ma il livello resta comunque basso: all’idrometro di Boretto, ieri pomeriggio, il Po faceva registrare -0,79 centimetri.

Le previsioni

Per oggi non sono previste piogge sul territorio regionale. Tuttavia, si prevede il perdurare di piene elevate su tutti i tratti vallivi dei corsi d’acqua del settore centro-orientale della regione. In provincia di Reggio resta alta l’attenzione per possibili criticità idrogeologiche in collina e in montagna. l

Adr.Ar. - A. V.

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