Reggio Emilia

Esternalizzazione dei nidi, la forte preoccupazione dei genitori: “Si erodono servizi fondamentali per i cittadini”

Martina Riccò
Esternalizzazione dei nidi, la forte preoccupazione dei genitori: “Si erodono servizi fondamentali per i cittadini”

Affollata riunione al Centro Internazionale Loris Malaguzzi della Consulta dei Consigli Infanzia Città. La lettera delle mamme e dei papà del nido Rivieri: “Se si esternalizza non si torna indietro”

19 maggio 2023
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Reggio Emilia Forte preoccupazione tra i genitori che, mercoledì sera, hanno riempito l’auditorium del Centro Internazionale Loris Malaguzzi in occasione dell’incontro della Consulta dei Consigli Infanzia Città. All’ordine del giorno la gestione dei servizi educativi 0-6, messa a dura prova dalla carenza di insegnanti assunti a tempo indeterminato dal Comune. Le difficoltà nascono dall’articolo 9 del decreto legge 78 del 2010 che impone non si debba superare quanto speso nel 2009 per i dipendenti comunali con contratto a tempo determinato. Un tetto di sei milioni e 700mila euro, che quest’anno è già stato superato di 600mila euro. Se il Comune non dovesse rientrare nel parametro sarà punito con il blocco delle assunzioni, sia a tempo determinato sia a tempo indeterminato, per tutto il 2024.

All’incontro al Centro Internazionale Malaguzzi – a cui hanno partecipato anche insegnanti e personale scolastico, sia comunale sia delle cooperative – si è arrivati dopo diversi accesi confronti con i sindacati.

Sul tavolo c’erano la possibilità di esternalizzare – ovvero affidare alle cooperative – il Nido Rivieri di via de Balzac (oggetto fra l’altro di un finanziamento di 1.042.600 euro del Pnrr) e la scuola dell’infanzia Prampolini, a Pratofontana, al pari delle cuoche in servizio a Reggio Children e del personale di sostegno. Nell’incontro della Consulta dei Consigli Infanzia Città, tuttavia, Nando Rinaldi (direttore dell’Istituzione Nidi e Scuole d’infanzia), il sindaco Luca Vecchi, l’assessora a Educazione e conoscenza Raffaella Curioni e l’assessore Nicola Tria (che ha la delega al Personale) hanno comunicato di voler percorrere un’altra strada: esternalizzare il personale ausiliario in modo provvisorio, da settembre a dicembre 2023. Con una speranza: riuscire ad assumere personale di ruolo con il concorso per insegnanti che si svolgerà a Modena, ma per il quale i due Comuni hanno stretto un accordo e che potrebbe sfociare in 15 contratti attivi già a partire dal 1° gennaio 2024.

Diversi i genitori e gli insegnanti che hanno preso parola durante la serata, con interventi volti soprattutto a ribadire «l’importanza della presenza delle cooperative, che con il loro prezioso lavoro rendono possibile il sistema integrato alla base del servizio 0-6 anni». Ma le preoccupazioni restano: per la diversa retribuzione (figlia di un diverso contratto) tra dipendenti comunali e dipendenti delle cooperative, per l’aumento di lavoro che potrebbe riguardare le maestre («già oberate») e soprattutto per il futuro stesso del servizio 0-6.

«L’eccellenza degli asili nido e scuole dell’infanzia di Reggio Emilia – hanno affermato i genitori del nido Rivieri, affidando il proprio pensiero a una lettera – è frutto di una continua ricerca che unisce la quotidianità e la qualità di progetti educativi del servizio pubblico. Una eccellenza simbolo e vanto dell’intera città di Reggio Emilia. I tratti distintivi di questa comunità educante sono la partecipazione delle famiglie, il lavoro collegiale del personale educativo, l’ambiente educativo, la presenza di spazi e contesti educativi pensati e costruiti attorno alla quotidianità dei bambini e degli adulti, atelier, la presenza della cucina interna ed il coordinamento pedagogico. Come genitori diciamo “No” ad ogni proposta di esternalizzazione dei contesti educativi e delle professionalità che caratterizzano i nidi comunali: un collettivo come gruppo di lavoro, un’unica gestione, il riconoscimento del lavoro svolto dal personale educativo che ci lavora, nonché dalle condizioni di lavoro, dalla stabilizzazione dei contratti e dalle retribuzioni del personale educativo e ausiliario».

La paura più grande è che, accettando oggi una parziale esternalizzazione, non si possa poi più tornare indietro, concorrendo di fatto all’erosione di un servizio fondamentale non solo per i bambini ma anche per i genitori: «Come genitori, lavoratori e cittadini attivi nel tessuto socioeconomico reggiano – spiegano ancora le mamme e i papà del Rivieri – esprimiamo la preoccupazione per la tendenza all’esternalizzazione dei servizi educativi, all’erosione di tutti gli altri servizi fondamentali per i cittadini e le famiglie, la sanità, l’assistenza, i servizi socio-assistenziali e i servizi pubblici, compresi quelli comunali». 

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