Gazzetta di Reggio

Reggio

Eurovita, cinquemila reggiani cercano di riavere i propri soldi

Eurovita, cinquemila reggiani cercano di riavere i propri soldi

Acceso incontro sulla crisi della compagnia assicurativa, commissariata alla fine dello scorso gennaio dall’Ivass, l’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni

20 maggio 2023
3 MINUTI DI LETTURA





Reggio Emilia «A settembre si sposa mia figlia, mentre il mio figlio maschio sta comprando casa. Questo sarebbe stato il momento in cui avrei avuto bisogno dei miei risparmi che, però, sono imprigionati nella polizza Eurovita di cui non posso avere il riscatto anticipato. Attendiamo di avere risposte perché noi consumatori ci fidiamo delle banche o, comunque, degli intermediari, ma siamo vittime: ora vogliamo sapere se e quando riavremo i nostri soldi».

Gilberto Chiari è di Reggio: appartiene alla cinquantina di persone che giovedì sera si sono ritrovate alla sede di Federconsumatori di via Bismantova per studiare una soluzione che consenta di rientrare in possesso dei risparmi di una vita, intrappolati in polizze inizialmente congelate fino al 30 giugno, data che potrebbe subire una proroga, da quando è saltato l’incontro con le banche per mettere a punto il piano di salvataggio. Federconsumatori chiede un incontro con il commissario: per evitare che i risparmi rimangano bloccati e che il cerino rimanga in mano ai consumatori.

La crisi Eurovita, a Reggio, riguarda oltre 5.000 cittadini. La compagnia assicurativa è stata commissariata alla fine dello scorso gennaio dall’Ivass, l’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni: il motivo risiede nei conti. La situazione patrimoniale, infatti, non sarebbe congruente con i requisiti richiesti. Per questo, l’Ivass ha prorogato fino al prossimo 30 giugno la sospensione dei riscatti dei contratti di assicurazione e di capitalizzazione stipulati con Eurovita. Tra le principali banche venditrici compaiono Credem, Fideuram e Fineco Bank. E tra i risparmiatori, c’è anche chi ha necessità legate alla salute. O chi, come Gilberto Chiari, ha spese imminenti da affrontare in famiglia: «Nel mio caso, quando un fondo pensione in cui avevo investito è arrivato a scadenza – spiega – mi è stato proposto di riconvertire i soldi in una polizza Eurovita, cui ho aggiunto anche fondi miei. Il rendimento era buono poi, improvvisamente, abbiamo saputo che non si potevano più ritirare le somme investite».

Tra i quesiti posti a Federconsumatori c’è quello che riguarda la possibile esistenza di un fondo anche a livello assicurativo, che serva a tutelare i risparmiatori. Pare, però, che non esista (oggi c’è un fondo di garanzia per i depositi su conto corrente per una determinata somma) ed è emerso come sia stata posta un’ulteriore tassa sulle riserve. I consumatori lamentano, inoltre, di avere scoperto quasi per caso del congelamento dei propri investimenti. «Io l’ho saputo leggendo un articolo – dice una risparmiatrice –, altri tramite YouTube». Una reggiana racconta poi come le sia arrivata una lettera da Eurovita che le intima di pagare una certa somma, pena una sanzione. «Abbiamo sollecitato al commissario la richiesta di un incontro già presentata. Faremo una richiesta anche al Parlamento e al Ministero perché anche il Governo è seduto al tavolo su cui ci si confronta per questo salvataggio di cui non abbiamo ancora conoscenza, né traccia – spiega Rino Soragni, presidente di Federconsumatori –. Sono ormai centinaia i risparmiatori che tuteliamo. Non vorremmo trovarci sotto la sede di Milano con i pullman. Rifaccio, quindi, l’appello al commissario per capire su cosa si sta lavorando. Non vorremmo trovarci nella condizione che il pacchetto sia chiuso, senza che ci siano tutela e trasparenza nei confronti dei consumatori». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA