Avis: sono 44 i donatori di sangue ora operatori di protezione civile
Ieri mattina, alla Casa del Dono, ultimo atto con la consegna degli attestati
Reggio Emilia Quarantaquattro donatori pronti ad operare anche nella protezione civile. Ha aggiunto una nuova competenza al loro storico impegno come donatori di sangue, il gruppo di quarantaquattro volontarie e volontari dell’Avis comunale di Reggio Emilia protagonista nei mesi scorsi del progetto “Volontari due volte”. L’idea, esplicitata dal titolo, è quella di formare per le attività di protezione civile persone già coinvolte nella solidarietà tramite il dono.
Il percorso è stato strutturato a fine 2022, una sessantina di soci dell’Avis comunale hanno mostrato interesse e quarantaquattro hanno completato la formazione necessaria per essere riconosciuti operatori di protezione civile. Con questa certificazione, potranno anche specializzarsi ulteriormente in attività ben delineate. Ieri mattina, alla Casa del Dono di via Clementi si è svolto l’ultimo atto, la consegna degli attestati, alla presenza del presidente dell’associazione Ottavio Perrini, del presidente di Avis Emilia-Romagna Maurizio Pirazzoli, del componente del coordinamento nazionale della protezione civile dell’Avis Alessandro Michelatti, dell’assessore alla Protezione civile Lanfranco De Franco, di Claudio Sambri della protezione civile regionale e del referente per la materia del Comune Alfredo Licciardello, che ha curato in prima persona le lezioni dei mesi scorsi. Nei prossimi giorni verrà formalizzata la convenzione e a seguire i 44 volontari faranno parte della squadra di protezione civile comunale reggiana, divisi in quattro gruppi e coordinati da Angelo Bruno Gulina, scelto come riferimento per la nuova realtà interna ad Avis.
Rimarranno tutti donatori Avis e uniranno questa nuova veste, che per il momento opererà solo nel perimetro cittadino per interventi di secondo livello, quindi non nell’emergenza immediata ma nel supporto logistico e sanitario alla popolazione. Si tratta di un primo passo che potrà portare anche a un maggior coinvolgimento, ricorda Perrini: «Per ora non fa parte della colonna mobile provinciale e regionale, ma il gruppo ora è composto da volontari certificati, con l’attestato di base sarà possibile accedere a tutte le altre attività di volontariato di protezione civile. Il progetto è ispirato a un cammino simile proposto a Modena negli anni scorsi e il nostro obiettivo è creare altri gruppi Avis sul territorio reggiano per arrivare poi a un coordinamento». Quindi, sottolinea, «la nostra esperienza appena conclusa è a disposizione di chi voglia avviare un percorso simile. Come Avis siamo contentissimi, con questi innesti il numero dei volontari attivi sale a centocinquanta, una cifra notevole e confermiamo la nostra capacità di metterci a disposizione, con la raccolta sangue e fisicamente, per sostenere una realtà nazionale con tante fragilità. E sostenere sempre la cultura del dono». Un tema, questo, ribadito anche dall’assessore De Franco: «Non so se sia piacevole da sentire ma l’invito è a tenervi pronti. La protezione civile ha una funzione di supporto alle iniziative pubbliche ma sempre più ci sono prospettive di possibili emergenze, gli esempi in questi giorni sono sin troppo facili da vedere. Non potevamo che supportare pienamente un’iniziativa simile, e non era scontato che ci fosse una risposta così alta, in un periodo in cui il volontariato è in sofferenza».l