«Neonato morto ma nessuno ne parla»
La consigliera comunale Nadia Vassallo: «La mamma si è presentata a Castelnovo Monti, è stata inviata a Reggio Emilia»
Castelnovo Monti «Nei giorni scorsi ho appreso che sarebbe avvenuto il decesso di un neonato dopo che la mamma si era presentata all’ospedale di Castelnovo ne’ Monti e da qui è stata inviata a quello di Reggio, dove il feto prossimo a termine gravidanza è arrivato privo di vita». È quanto afferma Nadia Vassallo, consigliere comunale di minoranza a Castelnovo Monti, già portavoce del comitato Salviamo le cicogne, attivo ben prima della chiusura del punto nascite di Castelnovo Monti, avvenuta nell’ottobre 2017.
«Mi rattrista molto questo fatto – prosegue Vassallo – e credo che il sentimento accomuni i genitori, il personale sanitario e chiunque sia venuto a conoscenza della cosa. Il fatto è che, al contrario di quanto succede per i parti sull’ambulanza in strada andati a buon fine, dove tutti si rallegrano pubblicamente, questa vicenda è a tutti sconosciuta perché nessuno ne ha parlato, e chissà se altre vicende analoghe e quante di esse sono già avvenute. Di certo non sarò io a muovere colpe ad alcuno, e spero che nessun dirigente scarichi la responsabilità su chi opera in prima fila. Immagino che proprio la chiusura del punto nascita del Sant’Anna e i protocolli per deviare a Reggio l’assistenza al parto siano una grossa stortura per gli operatori e gli assistiti, generando imbarazzo nelle scelte operative e deontologiche, a scapito della sicurezza delle mamme e dei bambini».
«Quando il punto nascita era aperto – conclude Nadia Vassallo – molte vite sono state salvate in extremis, e ciò rende molto forte l’amarezza per la scelta scellerata di far cassa sulle donne della montagna lasciandole senza assistenza al parto in territori che richiedono anche quasi due ore per arrivare in un centro attrezzato».l
© RIPRODUZIONE RISERVATA